Una serata da svolta per rossoneri e granata
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il Milan ha bisogno dei tre punti perché lo impone la classifica, il Torino vuole dimostrare che se anche non era partito puntando all’Europa League può provare ad agguantarla. Che sfida. Il quasi trentottenne Seedorf ha una minimale esperienza da allenatore con due sole partite sulla panchina del Milan coincise con le vittorie su Verona e Cagliari, il sessantaseienne Ventura moltissima poiché ha iniziato ad allenare nel 1976, anno di nascita di Seedorf, anche se in serie A annovera da mister un numero di presenze, 183 all'ultima gara disputata, in proporzione non così elevato. Da una parte Kakà, Honda, Robinho e Pazzini proveranno a mettere in difficoltà la retroguardia del Torino che finora ha incassato ventisette gol ed è al sesto posto con quelle di Parma, Genoa e Verona, dall’altra Cerci e Immobile ci proveranno con quella del Milan che con trentun gol subiti in ventuno partite è al dodicesimo posto in coabitazione con il Cagliari, ma i quattro rossoneri possono vantare un bottino di nove centri a differenza dei due granata che ne hanno già realizzati ben venti. Questi numeri sono tutti a favore del Torino, così come aumentano le chance della squadra granata di disputare una buona partita i quattro punti in più in classifica che testimoniano che finora ha fatto meglio del Milan.
Ventura molto probabilmente schiererà i Torino con il 3-5-2 in modo da sfruttare al meglio la superiorità numerica in mezzo al campo e a tutelarsi in fase difensiva. Il Milan dall’arrivo di Seedorf utilizza il 4-2-3-1 che lascia la mediana un po’ sguarnita e punta sulla capacità offensiva di esterni, trequartista e attaccanti di tenere alta la squadra mettendo pressione all’avversario. Questa sera gli spazi non mancheranno per il Torino che non dovrà fare la partita e potrà attendere il Milan per colpirlo sfruttando il contropiede. Ventura potrà contare sull’intesa nella fascia destra fra Darmian e Cerci, con quest’ultimo particolarmente impegnato nelle accelerazioni e nei duelli uno contro uno dai quali dovrà uscire vincente in modo da accentrarsi e andare al tiro finale oppure servire assist per Immobile, che sfrutterà la capacità di svariare su tutto il fronte d’attacco. Ma i pericoli per il Milan non si limiteranno a questi tre giocatori perché Farnerud ha la capacità di inserirsi quando gli si presenta l’occasione e se dovesse trovare spazio El Kaddouri le difficoltà difensive per i rossoneri potrebbero anche aumentare e in più Vives e Moretti verticalizzano appena trovano lo spazio per farlo e anche Maksimovic ha nelle sue corde questo tipo di giocata.
Seedorf potrà contare sulla qualità e l’esperienza di Kakà, Honda, Robinho e Pazzini, come pure su quella di Montolivo che dovrà sacrificarsi e non poco anche in fase di copertura supportando De Jong e la difesa. Il rischio che corre maggiormente il Milan è quello di sbilanciarsi in avanti e di ritrovarsi in inferiorità numerica durante i contropiede del Torino. Allo stesso tempo però se metterà grande pressione alla difesa granata potrebbe trovare il guizzo vincente, sfruttando l’imprevedibilità dei suoi giocatori offensivi per trovarsi a tu per tu con Padelli. E’ facile prevedere che sarà una serata impegnativa per Abbiati, Abate, Rami, Bonera e De Sciglio supportati da De Jong e Montolivo, così come per Padelli, Maksimovic, Glik e Moretti che potranno contare sull’aiuto di Darmian, Vives e uno fra Masiello e Pasquale, con in pole position il primo che ha caratteristiche più votate a difendere. Ma è altrettanto facile pensare che chi andrà allo stadio e chi vedrà la gara in televisione si divertirà grazie alle giocate di Kakà, Honda, Robinho e Pazzini contrapposte a quelle di Cerci e Immobile.
Al campo il verdetto che dirà se il Milan è in grado di rilanciarsi e se per il Torino l’Europa League per il momento è solo un sogno oppure se può diventare una realtà.