Un’idea folle che potrebbe risolvere i problemi in attacco del Torino
Fonte: Elena Rossin
Non si può pretendere che Belotti continui a reggere da solo il peso dell’attacco del Torino e ha bisogno di essere affiancato da almeno un altro giocatore che sia in grado non solo di interagire con lui, ma anche di tenere impegnati i difensori avversari e di segnare. Zaza non ha funzionato e su Verdi restano non piccoli punti interrogativi. Sembra che il Torino voglia far ritornare Iago Falque alla base dopo il prestito a gennaio al Genoa, però, il club rossoblù ha un diritto di riscatto che rappresenta un ostacolo, ma non è insormontabile. Certo il ritorno di Falque sarebbe già una cosa positiva per l’attacco del Torino visto che prima degli infortuni che l’avevano colpito tra la fine del campionato passato e la prima metà di questo era sempre andato in doppia cifra e aveva contribuito anche con assist, ma il ritorno di Iago non basta.
Ecco allora che per quanto possa apparire folle ci sarebbe una soluzione: Zlatan Ibrahimovic. Chi se ne importa se ha 38 anni perché è sicuramente uno che il fiuto per il gol ce l’ha, tiene in apprensione le difese avversarie, ha esperienza da vendere e se ha anche giocato nella Juventus è l’ultimo dei problemi. Certo ha un caratterino non facile, al Milan guadagna molto (per metà stagione, è arrivato il 27 dicembre 2019, ha un ingaggio oltre i 2 milioni di euro), ma va per i 39 anni, li compirà il 3 ottobre, potrebbe anche accontentarsi di meno e inoltre potrebbe arrivare a parametro zero poiché ben difficilmente il Milan eserciterà l’opzione di rinnovargli il contratto per un altro anno per cui non ci sarebbero spese per il cartellino. Ibra non è uno che corre su è giù per il campo e anche l’età non glielo permetterebbe, ma a correre ci pensa già Belotti per cui non sarebbe questo il vero problema, semmai andrebbe vinta la ritrosia di Cairo a prendere giocatori non più giovani e per giunta che chiedono stipendi alti, però, dopo i flop in serie di Niang, Zaza e Verdi si può anche cambiare rotta, anzi, si dovrebbe.
Il Torino in estate rivoluzionerà la rosa e dovrà mettere mano alla difesa, con Izzo, Nkoulou e Djdji che potrebbero andare via, e anche al centrocampo, da tempo nodo debole dell’intera squadra, per cui almeno in attacco bisognerebbe trovare una soluzione efficace. Il mercato sarà oltretutto difficile e aggiudicarsi un attaccante seppur non più giovane, ma di comprovate qualità in un anno in cui il Torino è chiamato a riscattare quello attuale molto negativo potrebbe essere, per quanto folle, una soluzione. Bisognerebbe vedere se Ibrahimovic accetterebbe di giocare nel Torino, ma magari chiudere la carriera in un club dalla Storia importante com’è quello granata dove nel giro di poco sarebbe amato dai tifosi e contribuire a risollevare il Toro potrebbero essere tutte buone ragioni per indurlo ad accettare.