Valdifiori si muove più di tutti in campo ma deve essere più incisivo
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
I 10,995 chilometri percorsi in 351 minuti giocati pongono Mirko Valdifiori al primo posto della particolare classifica dei granata che in campo si sono mossi di più in questo inizio di stagione e bisogna tenere in considerazione che l’ex Napoli ha collezionato quattro presenze poiché è arrivato al Torino solo nell’ultimo giorno di calciomercato, il trentuno agosto. Tra i suoi compagni quelli che hanno superato come lui la soglia dei dieci chilometri sono solo tre: Castan 10,288 in 480’ e 5 presenze; Barreca 10,076 in 350’ e 4 presenze; Rossettini 10,002 in 287’ e 3 presenze (i dati sono tratti dal sito della Lega serie A).
Sul fatto che Valdifiori sia un giocatore che in campo non si risparmia non ci sono dubbi perché la sua carriera ha sempre detto che è un gran lavoratore. Il Torino, infatti, l’ha preso per aumentare il tasso qualitativo del centrocampo e finora Mirko ha disputato delle oneste partite anche buone con Empoli e Roma, ma da lui ci si aspetta di più. Anche mister Mihajlovic al termine della partita con la Fiorentina indirettamente ha fatto intendere che da Valdifiori vuole di più. Alla domanda Valdifiori nella ripresa è stato migliore rispetto al primo tempo e forse questo vi ha permesso di arrivare al secondo gol e riuscire a soffrire nel modo giusto per portare a casa la vittoria? Ha risposto: “(Annuendo con la testa, ndr) Devo dire che fino a quando abbiamo segnato il primo gol stavamo facendo bene, dopo non abbiamo fatto più nulla e questo non mi è piaciuto, infatti, nell’intervallo ho detto alcune cose ai ragazzi, e per fortuna c’è l’intervallo così si possono sistemare alcune cose. Nel secondo tempo i ragazzi sono usciti in campo con un altro piglio e non a caso abbiamo segnato il secondo gol e creato altre occasioni. Sicuramente dal primo gol fino alla fine del primo tempo abbiamo giocato male e siamo stati fortunati perché la Fiorentina meritava di pareggiare”.
Valdifiori alla prima partita in granata con l’Atalanta ha recuperato tre palloni e ne ha persi due. Con l’Empoli ha tirato una volta nello specchio della porta e quindi ha avuto un’occasione da gol, ha fatto un cross e recuperato tre palloni. Con la Roma ha confezionato tre assist e recuperato un pallone. Infine, con la Fiorentina ha recuperato due palloni e ne ha perso uno. Un andamento nel complesso non male in qualche caso anche più che positivo, ma che non fa continuativamente ancora la differenza come da lui ci si aspetta sia in fase difensiva sia in quella offensiva. Indubbiamente è utile per verticalizzare l’azione e ha tempi piuttosto rapidi quando deve far ripartire l’azione, però, da lui si vorrebbero vedere numeri superiori su palle recuperate, cross, tiri in porta e magari anche qualche gol. La crescita di Valdifiori è propedeutica alle fortune del Torino e servirà anche a far rendere di più i giovani compagni di reparto Benassi, Acquah, Baselli e Obi, senza dimenticare Lukic e Gustafson. Il compito che attende Valdifiori è delicato e importante, sta a lui dare equilibrio alla squadra e dettarne i tempi di gioco, su di lui sono riposte grandi attese.