.

Vanja è ancora al top. E svela gli obiettivi: "Ne abbiamo parlato, vogliamo l'Europa"

di Emanuele Pastorella

Contro il Lecce si è vista la peggior versione del Torino targato Paolo Vanoli. Forse aveva abituato fin troppo bene nei primi 270 minuti, quando tra Milan, Atalanta e Venezia si era vista una squadra brillante e frizzante. Ieri, invece, è come se in un colpo solo si fosse tornati indietro di qualche mese, alle enormi difficoltà di Ivan Juric nel creare occasioni da gol. Zapata e compagni non ne hanno confezionata nemmeno una, lo dicono i numeri: appena tre tentativi verso la porta avversaria, zero che abbiano impegnato il portiere Falcone. Dall’altra parte, invece, Vanja Milinkovic-Savic si è confermato ancora una volta il vero top-player di questa squadra. Il serbo ha salvato per due volte su Krstovic con interventi di riflesso e di rapidità, la palma di migliore in campo è andata nuovamente a lui dopo il premio ricevuto a Venezia. E, considerando pure il rigore parato a Pasalic a tempo scaduto contro l’Atalanta, possiamo dire che Vanja ha messo le mani su cinque degli otto punti conquistati dal Toro.

Anche dalle sue dichiarazioni nel post-partita si capisce che è diventato un vero leader dello spogliatoio. “Era difficile affrontare il Lecce perché non eravamo al massimo, se sono stato premiato come migliore in campo significa che qualcosa non ha funzionato” ha ammesso il portiere serbo. Poi c’è sempre il tema legato agli obiettivi, che in via Viotti nessuno vuole dichiarare apertamente. Lui, invece, lo dice senza paura: “Ne abbiamo parlato con il mister, certamente puntiamo all’Europa - ha spiegato Milinkovic-Savic - anzi, per me e per i miei compagni di squadra deve essere il minimo: dobbiamo stare lassù con le prestazioni e con gli allenamenti, piano piano miglioreremo in tutto”. Il Toro tornerà in campo già venerdì, con la trasferta di Verona contro l’Hellas: un altro esame di maturità per capire meglio le ambizioni dei granata.


Altre notizie
Lunedì 30 dicembre
PUBBLICITÀ