.

“Vedendo questi i giocatori del Grande Torino si rivoltano nella tomba”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

Al termine della partita persa con il Sassuolo in casa, nella prima gara giocata nello stadio che da pochi giorni era stato intitolato al Grande Torino, un tifoso rivolgendosi a un altro, forse un amico con il quale era andato a vedere il match, con voce tra lo sconsolato e l’arrabbiato ha detto: “Vedendo questi i giocatori del Grande Torino si rivoltano nella tomba”. Altri tifosi granata, che come lui stavano uscendo dallo stadio, sentendo la frase gli hanno detto: “Hai proprio ragione”, “Questi sono indegni”, “Non si vergognano neanche, non hanno anima sono mestieranti e mercenari”. Parole forti sicuramente dettate dalla delusione, ma come si fa a dare torto a chi si sente deluso e tradito da una squadra che sfodera prestazioni negative che si sono susseguite per tutta la stagione?  

Domenica scorsa non era la prima volta che i tifosi rispondevano presente alla chiamata della società che con iniziative promozionali e conseguenti biglietti a prezzi molto scontati cercava di fidelizzarli. La squadra però tradiva tutti, tifosi e la stessa società. L’allenatore poi nei quindici minuti finali alzava bandiera bianca e si sedeva in panchina. Chissà che cosa pensa il tifoso e anche gli altri dell’atteggiamento di Ventura. Qualche tempo fa, il ventuno febbraio, prima dell’inizio della partita con il Carpi nell’ultimo anello della curva Maratona era comparso uno striscione che lo congedava: “15-05-2016: l’avVentura è finita … Grazie Mister. UG”. Ha anche lasciato molto perplessi la disamina sulla partita fatta da Ventura: “Per settantacinque minuti abbiamo giocato bene, solo dopo l’1 a 2 abbiamo smesso di giocare, una sofferenza per me. Oggi in serie A non ha senso buttare il cuore oltre l’ostacolo contro squadre organizzate. E’ un’annata particolare e a fine stagione analizzeremo il perché”. In assoluto difendere i propri giocatori quando sbagliano ci sta, ma quando nel tempo sono reiterati sempre gli stessi errori e atteggiamenti molli senza reazioni sa tanto d’indiretta autoassoluzione. E pensare che la società ha rinnovato il contratto a lui e a parecchi giocatori e ai nuovi ha fatto contratti lunghi. Il rischio che, seppur in buona fede, la società abbia sbagliato è non piccolo.   

In questa stagione il Torino ha perso ben 15 partite, delle quali 6 in casa, ha subito 50 gol, dei quali 24 su palle inattive compresi 7 rigori. È evidente che il 11° posto in classifica in coabitazione con l’Empoli e i 42 punti sono in linea con quello che si è visto in campo e se anche nelle prossime ultime tre partite il Torino dovesse vincere sempre la sostanza non cambierebbe: stagione sotto le aspettative e deludente. Chissà se a campionato concluso qualcuno si assumerà la responsabilità di tutto questo? Oppure si continuerà con l’attuale andazzo di riversare indirettamente sugli altri, a scaricabarile, le responsabilità per non assumersene?
I tifosi del Toro meritano dirigenti, allenatore e giocatori di alto spessore e capaci di onorare la maglia granata come ha sempre fatto il Grande Torino.


Altre notizie
PUBBLICITÀ