Ventura: “Con la Roma vogliamo tentare di essere diversi dagli altri che hanno perso”
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Rodriguez a causa di una contusione non è stato convocato, mentre Maksimovic sì, però anche lui ha subito una contusione e le sue condizioni dovranno essere valutate. Bovo e Brighi non sono ancora in grado di disputare una partita intera. Il Torino non ha problemi riguardo alla tenuta fisica, ma i tanti infortuni condizionano sia la scelta della formazione sia la possibilità di effettuare cambi.
Da dove si può ripartire dopo due partite nelle quali la squadra, per motivi diversi, non ha fatto quanto lei chiedeva visto che domani sera affronterete la Roma dei record?
“Mah, l’avversario più difficile, se devo essere sincero, sono gli infortuni di Rodriguez e di Maksimovic accaduti questa mattina, questi sono i nostri problemi più grossi perché si vanno ad accumulare agli altri. A Napoli siamo andati senza sei-sette giocatori e oggi siamo ancora più in emergenza di allora. Durante questa settimana pensavamo di migliorare dal punto di vista del recupero degli infortunati, invece, c’è stato un peggioramento. Questo è il vero problema del Torino al di là delle squadre che incontra, può sembrare una banalità, ma se togliessimo sei-sette giocatori a qualsiasi squadra di questo campionato si parlerebbe in termini completamente diversi, noi invece stiamo facendo diventare l’emergenza una normalità, quindi siamo costretti a fare di necessità virtù di conseguenza siamo in un’ulteriore emergenza per caratteristiche di giocatori non potendo disporre di Vives, che sconta un turno di squalifica, oltre agli storici infortunati. Non abbiamo avuto tanto tempo per discutere della partita con il Livorno, chiaramente abbiamo analizzato quello che avremmo potuto fare e all’inizio lo avevamo fatto bene, poi però ci siamo interrotti e subito abbiamo dovuto dedicare del tempo a una squadra come la Roma che ha realizzato ventotto gol e ne ha subito uno inanellando dieci vittorie su dieci partite. Giocheremo questa partita e vedremo con l’emergenza che cosa saremo in grado di fare, qualsiasi altra parola credo che sia inutile in questo momento. Prima della gara con l’Inter avevo detto che saremmo stati in grado di disputare una buona gara e concettualmente l’abbiamo fatta, mentre quella con il Napoli è stata l’unica partita che mi è sfuggita, nel senso che non avevo messo in preventivo una difficoltà fisica di quel genere e forse i ventisette gradi o la non abitudine ad affrontare un certo tipo di avversari ci ha condizionati. Sono convinto che con la Roma sarà una partita difficile, ma sono abituato a tirare le somme a fine gara e quindi aspettiamo”.
Si è dato qualche risposta sul motivo per cui la squadra ha subito tante rimonte?
“Le risposte sono di ordine tecnico di lettura delle situazioni. A Livorno sul due a zero c’è stato assolutamente un pizzico di superficialità e puntualmente nel momento in cui abbiamo perso i riferimenti e le distanze i giocatori hanno avuto difficoltà a riprendere, perché in realtà è mancata un po’ di personalità tecnica sul piano della lettura delle situazioni. Rivedendo le immagini i giocatori si sono resi assolutamente conto che abbiamo buttato via due punti. A Genova non avevamo buttato via due punti e anche con il Milan poiché sono successe cose che andavano al di là delle nostre possibilità. Mettendo tutto questo in conto, da un lato c’è quello che abbiamo fatto e dall’altro quello che avremmo potuto fare e di conseguenza lavoriamo in questa direzione. Stiamo dimenticando che, ad esempio, su Farnerud abbiamo lavorato due mesi e ha disputato quaranta minuti con l’Inter bene e si è infortunato e non è stato più a disposizione, prima avevamo recuperato Bovo e anche lui poi ha subito uno stop per infortunio, non ci lamentiamo e non ci piangiamo addosso, ma detto inter nos obiettivamente alla lunga diventa pesante avere più giocatori non utilizzabili e anche per la disposizione in campo si è condizionati da chi c’è e dalle caratteristiche che ha, se non c’è un calciatore che può fare il centrale non lo si può inventare e poi se si mette uno che non è un centrale viene detto che non ha giocato bene ed è normale perché non è un centrale”.
I problemi che ha nel decidere la formazione a causa degli infortuni porteranno a cambi di modulo, già a Livorno si è vista una formazione un po’ sperimentale, sarà così anche con la Roma?
“Ho sconvolto l’esistenza di una marea di persone (dice con ironia il mister, ndr) perché in conferenza stampa prima della gara con il Livorno avevo detto che El Kaddouri era convocato, ma non aveva autonomia per novanta minuti e il fatto che è andato in campo dall’inizio giocando solo un tempo, proprio perché non poteva disputare l’intera gara, ha creato scompiglio e di questo mi dispiace. Quindi questa domanda mi mette in imbarazzo nel senso che in base alle caratteristiche dei giocatori e anche alla struttura della Roma io mi devo adattare a fare la formazione, quindi ci può stare che si adotti un modulo diverso e ci può stare che si cerchi di capire cosa ci permette di fare la rosa che attualmente ho a disposizione”.
In generale con quale tipo di atteggiamento si può affrontare la Roma?
“Sorrido perché il Chievo giovedì ha affrontato la Roma e ho letto che ha disputato una buona partita nel senso che ha concesso alla Roma veramente poco e, sempre il Chievo, ha effettuato solo un cross sbilenco in novanta minuti, però è stato detto che ha fatto una buona partita. Allora bisogna vedere che cosa s’intende per buona partita, perché è stato detto che noi con la Juventus non abbiamo fatto una buona gara, però di solito i bianconeri facevano dieci palle gol a gara e quando ci hanno affrontati non hanno fatto neanche un tiro in porta. Ho letto oggi che la Roma è assolutamente invincibile quindi di fronte a degli invincibili è come a poker se si gioca lo si fa per vincere, poiché perdere hanno perso tutti e noi vogliamo tentare di essere diversi, quindi giocheremo per vincere e questo sarà il nostro approccio alla partita, poi se ci riusciremo o no è un altro discorso, finora non ci è riuscito nessuno, ma il campo dirà se saremo stati capaci”.
La domanda era più in generale su come si può affrontare la Roma per come gioca, per come è disposta in campo e per i calciatori che ha.
“Mi piacerebbe avere una rosa a disposizione così potrei farlo vedere sul campo. Credo che la Roma abbia mille pregi, tantissima qualità e oltretutto la qualità abbinata a una grandissima disponibilità perché quando vedo che Ljajić, che a Firenze faceva centodieci metri a partita, con la Roma fa uno scatto di cinquanta metri per andare a recuperare sul terzino avversario: è evidente che Garcia è riuscito a coniugare qualità alla disponibilità e automaticamente quantità. Florenzi, per fare un altro esempio, è una spina nel fianco degli avversari ogni volta che gioca, però è uno dei più grandi conquistatori di palla nel senso che è disponibile ad effettuare uno scatto di settanta metri per andare a recuperare un pallone. Stiamo parlando di una squadra che ha fatto ventotto gol e ne ha subito solo uno, numeri obiettivamente importanti. Nella Roma la qualità c’è sempre stata infatti ogni stagione aveva rose per essere protagonista, poi puntualmente, per mille motivi, si perdeva. Quest’anno il grande merito di Garcia non è solo tecnico-tattico, ma anche di aver fatto si che i campioni siano tutti disponibili e quando questo accade il connubio diventa importante, basta aver visto Totti contro il Napoli che prima dell’infortunio scattava per andare a recuperare palloni nella sua area e lo ha fatto due-tre volte e in precedenza nella gara con l’Inter un gol è scaturito da una palla che aveva recuperato nella propria area, in altre stagioni Totti, a seconda di chi lo allenava, non superava la linea della metà campo stando sempre in zona d’attacco”.
In questo momento il Torino ha bisogno solo di maggiore autostima per riuscire a chiudere le partite o, anche a causa degli infortuni, sta patendo più del dovuto sul piano della condizione fisica?
“Basta pensare che a Livorno negli ultimi dieci minuti abbiamo preso un palo, il loro portiere ha effettuato una parata straordinaria e noi abbiamo fatto un gol. Quindi i recuperi degli avversari, Napoli a parte, non sono stati causati dalla nostra condizione fisica, in alcuni casi forse dalla condizione mentale, ma, ripeto, non sono stati tantissimi è accaduto solo con il Verona e con il Livorno, quest’ultimo è stato sicuramente per noi il recupero da parte degli avversari peggiore in assoluto poiché potevamo essere padroni del campo e invece ci siamo un po’ seduti, comunque alla fine c’è stata una reazione perché la squadra non voleva perdere infatti c’è stato il tiro finito sul palo e la parata del portiere avversario, oltre all’episodio del rigore a nostro favore. Ci sono dei momenti che vanno vissuti e si deve cercare di viverli nel migliore modo possibile se domani dobbiamo subire un gol meglio che sia al primo minuto e non all’ultimo o magari di passare in vantaggio e di mantenerlo fino al fischio finale. Sono situazioni del calcio e non hanno risposte precise. A oggi non abbiamo problemi di condizione fisica. Nell’Inter non gioca Milito per infortunio e continuano a ricordarlo, ma hanno Palacio, Alvarez, Belfodil, Icardi, però a loro l’assenza di Milito pesa. Il Milan non ha avuto El Shaarawy per due mesi, ma aveva Balotelli e compagnia cantante e sono tutti esempi di rose assolutamente importanti, la nostra, che nel nostro piccolo può essere anche importante, ma non è enorme e nel momento in cui mancano per una serie di vicissitudini più giocatori diventa difficile. Rodriguez e Maksimovic per una contusione, il primo per domani non è convocato e il secondo sì, ma con riserva e mi dicono che Rodriguez potrebbe stare fuori per diverse settimane”.
Bovo e Brighi che sono stati convocati potranno giocare?
“Li ho convocati per far loro riprendere il ritmo, ma sono a rischio nel senso che stanno recuperando però non sono in grado di disputare novanta minuti, per essere chiari magari giocano un quarto d’ora che potrebbe essere all’inizio o alla fine della partita”.
La conferenza stampa è poi proseguita per la carta stampata e Ventura ha sottolineato che le testate giornalistiche presenti non erano tante visto che si presentava la partita con la Roma dei record e che per domani non è previsto il pienone allo stadio, ma che buona parte dell’Italia tiferà per il Torino nella speranza che fermi la Roma. Ha ribadito che il Torino proverà a interrompere il filotto di vittorie dei giallorossi e se accadrà si aspetta che venga sottolineata la grande prestazione che inevitabilmente dovrà sfoderare la sua squadra per riuscirci, poiché ha affrontato una formazione che in questo momento è al top e ha in De Rossi un giocatore che in assoluto ha stupito di più e che sa chiudere e leggere le traiettorie in modo mostruoso e il fatto che il giocatore sia tornato ad altissimi livelli è merito di Garcia. Ventura ha anche detto che se il Torino batterà la Roma certamente ci sarà qualcuno che dirà che per i granata è stata una fortuna incontrare in questo momento i giallorossi, che nelle ultime partite hanno palesato qualche difficoltà nonostante abbiano sempre vinto. Ventura ha anche ri-sottolineato che il Chievo con la Roma ha fatto una partita di contenimento e alla fine ha comunque perso e quindi può avere un po’ di rammarico per non aver giocato a viso aperto e che lui domani sera a fine gara non vorrebbe avere alcun rammarico per cui il Torino se la giocherà.