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Ventura: "Bene questi tre punti, ma non ci sono ancora certezze"

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Tre punti incamerati con la Reggina, quattro dalla seconda a sette giornate dalla fine. Poco alla volta l’obiettivo s’avvicina?
“Questo lo sapevamo che se avessimo mantenuto il risultato del primo tempo avremmo avuto questi punti, ma credo che oggi di positivo ci sia stato lo spirito con cui ci siamo presentati in campo, tutti pensavano che la Reggina dovendo recuperare ci avrebbe aggredito invece, come d’altronde avevamo preparato questa gara, siamo stati noi ad aggredirli e direi che questo li ha anche un po’ sorpresi, infatti noi non abbiamo concesso niente se non un calcio d’angolo perché è stato buono il nostro approccio, lo spirito, le gambe e la testa. Qualcuno aveva detto che Basha era sfatto perché aveva un po’ di febbre a Bari e oggi invece ha dimostrato che era tonico, questo per dire che ogni sentenza viene smentita nello spazio di quarant’otto ore, quindi da un lato va bene per questi tre punti, ma dall’altro non abbiamo nessun tipo di certezze perché mancano ancora tante partite alla fine”.

Fra il pubblico molti dicevano che ormai è fatta.
“Io avevo detto che se la gara con al Reggina fosse finita con i tre punti per noi avremmo acquisito con certezza assoluta i playoff, però è chiaro che l’obiettivo del Torino non possono essere i playoff, ma andare in serie A, come non si sa, ma andarci e una squadra come il Torino non può non avere questo obiettivo. Ci vuole un po’ più di serenità e di equilibrio da parte di tutti, io lo continuo a ripetere. Avevamo giocato contro il Pescara che gioca palla a terra e noi lo abbiamo affrontato palla a terra e abbiamo fatto risultato, oggi c’era da giocare conquistando metri col carattere e abbiamo giocato con carattere. Questa è una squadra che piano piano sta acquisendo consistenza, però è chiaro che non può essere sempre perfetta. Il campionato è lungo e non ci sarebbe allora spiegazione su come mai il Sassuolo ha perso in casa con il Gubbio, quindi è evidente che in serie B non appena si abbassa la guardia si fanno passi falsi, e appena perderemo dei punti, come è successo ad Empoli, si ricomincerà di nuovo a dire che il Torino è in affanno, allora evitiamo di dire che adesso c’è l’allungo, giochiamo le restanti sette partite e poi tiriamo le somme”.

Può garantire che adesso che si è alla fine questa squadra, come si dice nel tennis, difficilmente avrà il braccino e che comunque i ragazzi il loro lo faranno e non ci sarà paura?
“Io ho imparato negli anni che queste risposte le dà sempre il campo, odio i proclami e quelli che dicono ora non ne perdiamo più una oppure ora le vinceremo tutte, secondo me, sono sciocchezze che non ho più né la voglia né l’età per commentare. Io parto dal presupposto che sarà il campo a dire se abbiamo acquisito la mentalità e la maturità, oggi il messaggio da questo punto di vista è stato abbastanza positivo, ma deve continuare, tutto il resto è chiacchiericcio da bar”.


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