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Ventura: "Con acquisti centrati faremo più di quanto oggi si pensi"

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Terminata la prima parte del ritiro mister Ventura ha fatto il punto sul lavoro fin qui svolto. L’allenatore è soddisfatto del gruppo. Aver avuto una base dalla quale partire ha contribuito nel poter scendere un po’ più nei dettagli sui quali si deve continuare a lavorare. Il mister si augura che i nuovi giocatori arrivino al più presto per poterli integrare al meglio.

Conclusa la prima parte del ritiro, che impressioni ne ha tratto?
“Credo che abbiamo fatto un buon lavoro poiché abbiamo una base che è costituita da chi c’era già lo scorso anno. Questa base consiste nelle conoscenze e nella cultura del lavoro. Il lavoro che si è svolto a Sappada è buono perché il gruppo ha dimostrato la stessa disponibilità dello scorso anno, magari con un pizzico di serenità in più. Un buon lavoro perché il gruppo è positivo. Non uso la solita frase fatta quando parlo di gruppo, ma perché sono giocatori che si sono forgiati nelle difficoltà e quindi, spero (lo sottolinea con il tono della voce, ndr), che continui a lavorare rimanendo inattaccabile da tutto ciò che ci circonda come lo era diventato, inattaccabile, alla fine dello scorso campionato e che continui a lavorare con il fine di aumentare le conoscenze, migliorare e incrementare sempre più la voglia di diventare protagonisti. Io rimango dell’idea che questo gruppo una volta che sarà integrato da quei tre-quattro giocatori che si pensa che debbano arrivare, e se gli acquisti verranno centrati, potremmo ritagliarci uno spazio molto più grande di quanto si possa immaginare oggi. Questa mia convinzione è dovuta alla serietà e alla voglia dei giocatori di mettersi in discussione”.

In questo gruppo ci sono dei giocatori nuovi, alcuni li aveva allenati in passato altri no e ci sono anche dei ragazzi giovani. Come si stanno integrando?
“Quando parlo di gruppo intendo tutti quelli che sono in ritiro e hanno lavorato. Ad esempio Barbosa con la Lazio ha giocato e ha dimostrato di aver acquisito delle conoscenze, infatti, è sceso in campo con grande serenità e personalità ed è un ‘94. I vari Gillet e Gazzi avevano perso un po’ di vista quelli che sono i nostri concetti e piano piani li stanno ritrovando. Quindi tutti si sono inseriti perfettamente, ma il grande merito è del gruppo dello scorso anno che ha capito come si gioca a calcio e sa come si può migliorare e diventare protagonisti”.

Lei ha un’idea ben precisa del gioco del calcio e di cosa vuole dai suoi giocatori in campo, ma un conto è preparare la squadra per la serie B tutt’altro per la A. Ha aggiunto dei concetti o ha modificato in parte il lavoro?
“Sul piano della preparazione forse abbiamo lavorato un po’ di più perché potevamo lavorare di più sul campo senza perdere tempo per dare, come era avvenuto la scorsa estate, un filo conduttore poiché partivamo da zero. Chiaramente proprio perché c’è già la base dello scorso anno oggi si può scendere un po’ nei dettagli, ma ci dobbiamo ancora arrivare. Credo che tutti siano più sereni nel fare le cose perché non hanno più bisogno di pensare, ma eseguono poiché sanno”.

Lunedì inizierà la seconda parte del ritiro a Omegna ed è scontato che lei si aspetti l’arrivo di nuovi giocatori per riempire i buchi che ci sono in organico, è così?
“Prima arrivano e meglio è, perché significa avere più tempo a disposizione per lavorare insieme e inserirli nel gruppo in modo da poterli integrare in un modo di essere che probabilmente non conoscono o se qualcuno è già stato con me ha forse un po’ dimenticato”.


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