Ventura: "Con il Getafe tatticamente abbiamo fatto bene"
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il mister è contento perché la sua squadra ha saputo leggere le situazioni contro una formazione di livello qual è il Getafe concedendo poco e facendo due soli errori su disimpegno. Ventura è anche soddisfatto perché Rodriguez ha potuto disputare uno spezzone e Brighi sembra non aver accusato problemi al polpaccio, ma sul centrocampista si attendono le verifiche passata la notte, così il numero dei giocatori che possono unirsi al gruppo aumenta.
Avete trovato le maggiori difficoltà che cercavate?
“Quando prima della partita avevo detto che volevamo delle maggiori difficoltà intendevo quelle del campo, lo abbiamo cercato e siamo riusciti a trovarlo un campo un po’ così (il terreno dello stadio di Borgomanero non era in perfette condizioni, ndr) quindi ….”.
A prescindere delle condizioni del terreno di gioco gli avversari occupavano gli spazi in maniera differente dalle altre formazioni che avevate incontrato finora e di conseguenza anche voi avevate maggiori possibilità di manovra, soddisfatto?
“Con il Getafe non era importante vincere o no, anche se vincere è sempre meglio. Era importante leggere le situazioni contro un a squadra che è di livello, infatti, non a caso ha segnato tre reti allo Sporting Lisbona e in precedenza ne aveva segnate cinque al Bruges. Alla fine non ci stavano a perdere ed erano un po’ irritati per essere sotto di un gol, in fin dei conti finora avevano vinto tutte le amichevoli. Dal punto di vista tattico abbiamo disputato una buona partita, con grande attenzione da parte di tutti, abbiamo letto le situazioni e concesso pochissimo. Abbiamo fatto due errori su disimpegno uno con D’Ambrosio nel primo tempo e in occasione del loro gol quando Verdi ha accelerato per andare a fare gol e invece non doveva perché avevamo appena conquistato palla, quindi ci siamo trovati un attimo sguarniti: questa è la conferma che quando s’incontrano squadre di spessore appena si sbaglia una cosa e si concedono dieci metri si è subito puniti. Abbiamo macinato gioco e potevamo fare altri gol nel primo tempo, abbiamo sbagliato o anticipato il movimento di una frazione di secondo, potevamo segnare con Sgrigna e con altri. Della gara direi buoni lo spirito, l’interpretazione e l’applicazione. Se noi non avessimo disputato una buona partita avremmo subito molto di più e probabilmente avremmo anche perso. Non siamo stati sconfitti perché siamo stati noi a disputare una buona gara e vorrei sentire cosa pensano loro di noi, ma presumo che debbano farci i complimenti per come abbiamo interpretato il match, seppur sia stata un’amichevole e queste gare lasciano sempre il tempo che trovano. Quando a una squadra così non si concede nulla vuol dire che si è fatto qualche cosa di buono e non che l’avversario abbia fatto poco, quindi sotto quest’aspetto i miei giocatori dovrebbero essere contenti, infatti, dopo l’allenamento mattutino si andrà tutti a casa fino a lunedì, quando partiremo per l’ultima parte del ritiro. Sottolineo che è positivo concedere poco a una squadra come il Getafe abituata a creare tantissimo, che ha buoni giocatori, buona organizzazione e buona qualità, forse per questo siamo venuti a giocare su questo campo per metterla in difficoltà ….. non so se il terreno di gioco ha agevolato di più noi o loro …. però …. va beh! Sono contento perché gli obiettivi erano questi, è la fine della seconda parte del ritiro e abbiamo lavorato, Rodriguez, ad esempio, ieri è entrato e ha giocato con serenità nonostante abbia sì e no venti minuti nelle gambe e li ha disputati con grande personalità”.
Sembra già un attimo integrato nella manovra.
“E’ un ragazzo che partecipa anche alle riunioni e vede quello che facciamo e piano piano s’integra. Lui era più avanti nella preparazione fisica rispetto a Caceres e quindi abbiamo cercato di coinvolgerlo. Lunedì a Mondovì speriamo di avere nel gruppo anche Santana e poi dovremo attendere solo più Caceres, ma per lui ci vorrà un po’ più di tempo”.
E Brighi, per lui il Getafe era un test fisico importante?
“Lui era un po’ in affanno, però mi sembra che il polpaccio stia bene, comunque vedremo come starà passata la notte (nell’ultimo allenamento che si svolgerà nella mattinata a Omegna, prima dei due giorni di riposo, ndr)”.
Non è uscito dal campo lamentando problemi o anche solo un fastidio, vero?
“No no, ma se anche avesse un dolorino in questo momento non lo direbbe (sorride bonariamente, ndr) per questo che si dovrà vedere come starà passata la notte”.
Toccando ferro, i dubbi sulla tenuta fisica dovrebbero essere dissipati, giusto?
“Sono convinto che una volta che l’ansia che provocava il polpaccio sarà dissipata Brighi tornerà a essere il giocatore che tutti conoscono uno che ha giocato nella Roma e un bel po’ di anni in serie A, quindi la sua esperienza e la sua personalità ci potrebbero essere d’aiuto. Vedremo domani perché non dipende da me, ma dal giocatore e dalla società”.