Ventura: "Con il Lecce buoni concetti, ma si può migliorare"
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Chiedeva delle risposte da questa partita di Coppa Italia con il Lecce sul piano dell’approccio alla gara, le ha avute e sono state continue per i novanta minuti?
“Non poteva essere per tutto l’arco della partita, ma credo che l’approccio sia stato buono. Nel primo tempo abbiamo realizzato due gol e creato un numero incredibile di palle gol e quando abbiamo subito il primo gol abbiamo ripreso a macinare e alla fine abbiamo realizzato quattro gol e preso un palo e abbiamo sbagliato altre occasioni, tutte però con giocate di ottima fattura. Sotto questi aspetti è stata una gara positiva poi è chiaro che abbiamo preso due gol e dobbiamo capire perché. Qualche problemino c’è stato, ma bisogna tenere presente che siamo reduci da quarantacinque giorni di ritiro, un po’ di stanchezza e un po’ di caldo, che c’era per tutti, l’abbiamo un po’ pagato. Direi che abbiamo visto giocare Santana e Brighi che fino a dieci giorni fa non sapevamo se sarebbe accaduto. Ripeto sono contento perché abbiamo affrontato una squadra in cui ci sono i vari Corvia, Giacomazzi, Bogliacino, Jeda, tutti hanno fatto la serie A, e gli abbiamo creato un’infinità di cose e quindi direi che, tutto sommato, sul piano dei concetti la partita è stata più che buona, poi è chiaro che possiamo migliorare”.
Buoni soprattutto i primi venti minuti, poi il baricentro è stato un po’ arretrato.
“Se si va a vedere dopo il due a zero abbiamo avuto qualcosa come cinque-sei palle gol clamorose, quattro contro due, quindi non ci siamo chiusi, ma siamo ripartiti”.
Ripartiti sì, ma arretrando il baricentro.
“Dobbiamo migliorare”.
Sembravate più sciolti rispetto allo scorso anno a quest’epoca.
“Dopo un anno di lavoro è evidente che abbiamo delle conoscenze diverse rispetto all’anno scorso di questi tempi”.
La squadra ha fatto un’impressione migliore in Coppa Italia rispetto ad alcune amichevoli con squadre di categoria inferiore.
“Sì è vero, diciamo così, ma le amichevoli del Toro non erano quelle con i dilettanti quelli erano allenamenti, le amichevoli sono state con il Getafe che disputa la Liga spagnola e con la Lazio che è nel nostro campionato. Se si va a vedere la gara con la Cheraschese è vero che potevamo fare meglio, ma dobbiamo lavorare anche su questo”.
Con il Lecce sono state realizzate più occasioni costruite che in passato.
“Una parte perché nel primo tempo ne abbiamo create tantissime e potevamo comodamente realizzare altri quatto gol poiché eravamo quattro contro due e, infatti, secondo me, dobbiamo migliorare sotto quest’aspetto. Quando capitano certe occasioni non dobbiamo giocare per lo spettacolo, ma per essere cinici e più concreti”.
L’intesa fra Vives e Gazzi che è arrivato questa estate, anche se lei lo aveva già allenato in passato, come la giudica?
“Sono centrocampisti e lavorano tutti insieme oggi erano Vives e Gazzi e domani sarà Basha e Vives o Basha e Vives. Se torniamo a dodici mesi fa, qui il problema non è chi gioca, ma come si gioca, non chi fa gol, ma se c’è qualcuno che lo fa fare, non se qualcuno sbaglia, ma se c’è chi rimedia all’errore del compagno: questo è lo spirito che dobbiamo avere e non se c’è Tizio o Caio. Nessuno di questi giocatori vince la partita da solo, forse il Torino se lavorano tutti in comunione d’intenti riesce a vincere qualche partita”.
A nessun allenatore piace parlare di singoli però con il Lecce Darmian ha disputato una bella partita con un’ottima continuità.
“Se si realizzano quattro gol, si creano sei-sette palle reti, si prende un palo e si fanno anche giocate spettacolari è evidente che non solo Darmian, ma anche altri hanno disputato una buona partita. Non so in che campionato giocherà il Lecce, ma in campo c’erano sei-sette giocatori che avevano sette-otto campionati di serie A sulle spalle e lo so vedeva quando giocavano fra le linee che tecnicamente sono buoni calciatori. Quindi l’aver creato tanto da parte nostra è sinonimo di una buona partita di Darmian e anche di altri”.
Sulla preparazione atletica si dice che c’è chi parte per essere subito in forma e chi per esserlo nel medio-lungo periodo, per questo Torino si può usare l’espressione partenza sprint?
“No, perché abbiamo svolto lo stesso lavoro dell’anno scorso solo cambiando qualche cosa e lavorando un po’ più fisicamente perché avevamo più tempo e molti concetti erano già chiari poiché non abbiamo cambiato molti giocatori”.