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Ventura: "Con la Samp serve una partita di livello"

di Elena Rossin

Giampiero Ventura alla vigilia della partita con la Sampdoria è sereno un po’ perché il suo Torino affronterà i blucerchiati avendo due punti in più in classifica e un po’ perché è consapevole dei costanti progressi dei suoi giocatori sia sul piano del gioco sia su quello caratteriale. “La gara con la Sampdoria – dice Ventura -  vale tre punti esattamente come tutte le altre partite, varrebbe un po’ di più se fossimo a cinque giornate dalla fine del campionato e fossimo in corsa per la promozione. Da questa gara voglio ulteriori indicazioni sulla crescita e sulla consapevolezza al di là del risultato. Va verificato l’approccio alla gara visto che è un match del quale si parla molto. Se a Nocera ci aspettavamo la bolgia a Marassi altrettanto, ma sarà una bolgia differente perché hanno caratteristiche diverse le due squadre, le due società e le due città”.

 

Che la partita con la Sampdoria sia particolare lo indica anche il fatto che il mister fa un po’ di pretattica. “Non ho detto ai giocatori chi giocherà dal primo minuto perché dipenderà anche da quali calciatori schiererà Atzori, penso che lui abbia dei dubbi sugli esterni difensivi e sulle punte da mandare in campo. Verdi e Oduamadi non sono fra i convocati e per quel che riguarda Vives è uno di quelli che sta meno peggio. Non ho ancora deciso quale sarà la coppia d’attacco e per quel che riguarda gli esterni alti non ne ho neppure uno che possa giocare novanta minuti, ma questo non è un problema perché la partita ci serve per verificare chi siamo e cosa possiamo diventare. Oltre tutto bisognerà tenere conto che rigiocheremo mercoledì sera in casa con il Grosseto e domenica pomeriggio a Verona per cui nell’arco delle tre partite giocheranno tutti i ragazzi che ho a disposizione. Con la Nocerina abbiamo giocato con il 4-3-3 perché avevamo di fronte un avversario con caratteristiche ben precise e se anche avessi avuto a disposizione gli esterni molto probabilmente avrei schierato la squadra così. Con la Sampdoria vorremmo tornare a giocare come sappiamo con il 4-2-4”.

 

Dall’allenatore del Torino sempre massimo rispetto degli avversari, ma altrettanta consapevolezza che il Toro deve essere conscio dei propri mezzi e non deve adattarsi al gioco degli avversari. “La vittoria con la Nocerina ha gratificato i giocatori non solo per il risultato, ma  anche per come si è giocato e si è saputo soffrire senza farsi sopraffare. A chi mi chiede se Bianchi giocherà titolare rispondo che lui è il capitano del Torino e se scenderà in campo fin dal primo minuto o meno mi auguro che comunque faccia una grande partita, ma per fare risultato con la Sampdoria non basta che il singolo faccia una grande partita bensì che la faccia la squadra. I blucerchiati sono forse la squadra più forte del campionato, per questo le risposte che arriveranno dal campo serviranno a capire quanto dobbiamo ancora lavorare per essere padroni del nostro destino”.

 

Ventura prevede una gara aperta e che verrà determinata dal gioco che le due squadre sapranno proporre in campo. “La Samp è una buona squadra che gioca un po’ a nostra immagine e somiglianza non nel senso che ci copia, ma che anche lei adotta il 4-2-4 e ha negli esterni Semioli e Foggia due giocatori che in assoluto sono da serie A, oltre ad altri giocatori come Palombo che ha giocato in Nazionale e altri che hanno sempre disputato campionati di serie A. Con una squadra così se sbaglieremo la partita saremo puniti oltremisura. Il fatto che loro giochino in casa rappresenta un piccolo vantaggio su di noi. Questa è la classica partita che serve ad accendere la spina e non credo che possa essere risolta da un episodio, seppur loro hanno giocatori che in qualsiasi momento possono fare la giocata risolutiva. Sia per noi sia per la Samp il gioco che si riuscirà a produrre sarà la chiave del match. Come per la scorsa gara con la Nocerina anche questa credo che difficilmente finirà zero a zero, seppur sarà una partita più lineare e tatticamente più comprensibile. Il risultato conta fino ad un certo punto, è molto più importante verificare come giochiamo”.


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Giovedì 12 dicembre
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