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Ventura davvero arrabbiato, la sconfitta di Helsinki non va giù. Ma le attenuanti ci sono

di Marina Beccuti

Chi era ad Helsinki ha sentito i muri tremare dello stadio dopo la sconfitta contro la squadra locale, così almeno ha riportato Radio Sportiva. Giampiero Ventura ovviamente non ha gradito la sconfitta, uscita da una prestazione sotto tono, contro una squadra che poteva essere messa sotto senza rischiare nulla. Anche durante la conferenza stampa post gara il mister era visibilmente contrariato. A volte però queste cosiddette batoste possono servire per ripartire. Giocare ogni tre giorni è deleterio e i giocatori non hanno il tempo di riprendersi mentalmente e fisicamente. Va bene, succede per tutte le squadre, qualcuna reagisce meglio, altre meno, dipende anche dal grado di preparazione e di come i giocatori metabolizzano le loro forze fisiche. Ma, francamente, era assurdo rischiare le gambe su un campo orrendo. Spiace a dirlo, ma è meglio perdere una partita, che comunque non compromette il passaggio del turno, che trovarsi con giocatori infortunati gravemente. Questo è l'aspetto meno piacevole della Europe Lague, dover giocare su campi impossibili, facendo rischiare infortuni seri ai giocatori. Giusto prendersela per aver interpretato in modo pessimo la partita e fare una figuraccia, ma ci sono le attenuanti e bisogna tenerne conto, senza perdere di vista i problemi, che ci sono sicuramente. Ma si sa che, per una squadra tecnica, con giocatori di fantasia, i campi pesanti non sono l'ideale per esprimere un certo tipo di calcio.