Ventura: "Il Torino dovrà fare la partita con la Reggina"
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
“Giocare solo un tempo è particolare, così come lo era stato dover disputare poco più di dieci minuti a Padova. Credo che domani con la Reggina ci saranno ritmi un po’ più alti, ma non so come giocheranno loro, noi dovemmo fare meno errori possibili e andremo avanti con il nostro percorso. Il Torino dovrà fare la partita e la faremo in base alle nostre condizioni e a quelle degli avversari. Disputando solo quarantacinque minuti non si può pensare di gestire il risultato perché non c’è la possibilità eventualmente di recuperare, in un tempo il Genoa e la Roma hanno preso tre gol. Per quel che riguarda la preparazione il terminare la gara di domani la considero come una partita e ci comporteremo come se dovesse durare novanta minuti”.
“Guberti non è stato convocato perché in questo tipo di gara non c’è bisogno di molti esterni, che invece ci serviranno sabato con il Crotone e visto che in questo periodo ci sono molti impegni in un arco di tempo limitato gestire le forze è importante. Di solito tutte le squadre che vengono qui a Torino si chiudono ermeticamente, ma non so se farà così la Reggina, che ha anche cambiato allenatore. Sul tipo di partita che si vedrà in campo molto dipenderà dall’atteggiamento della Reggina, noi concettualmente siamo preparati a fare la partita. Masiello è infortunato e Zavagno nella rifinitura di questa mattina ha accusato qualche fastidio, Parisi sta bene e quindi lo sfruttiamo, mal che vada c’è D’Ambrosio, giocare a sinistra non è il suo ruolo, ma se servirà può farlo. E’ impensabile che con tanti impegni in poco tempo tutti giochino tutte le partite, chi riposa una volta vuol dire che scenderà in campo l’altra, anche se qualcuno dovrà giocare sempre”.
“Tutto quello che sta succedendo e succederà in questo periodo può toccare e influire mettendo o togliendo ansia, ma noi dobbiamo pensare solo a giocare e a fare punti, abbiamo lavorato tanto e vogliamo arrivare fino in fondo e raggiungere gli obiettivi prefissati. Pensare che se si vince domani ci sarà un bonus solo perché si va a più quattro sul Verona e a più cinque sul Sassuolo non è del tutto corretto, perché mancano poi ancora sette partite e non vi sono certezze. E’ chiaro che se vinciamo domani un posto nei playoff c’è di sicuro per il Torino, questo è un obiettivo, ma non è ancora quello di andare in A direttamente. Per fare valutazioni obiettive bisogna saper leggere il campionato. La Reggina ha vinto quattro a zero con la Nocerina e fare un risultato di questo tipo in trasferta non è facile. La voglia di far bene il Torino ce l’ha, ma a sette partite e mezza dalla fine la differenza la fa come s’interpreta la partita, ad esempio il Sassuolo era scontato che vincesse con il Gubbio, ma non è stato così. In serie B se si abbassa la guardia si paga subito, è capitato anche a noi, per questo si deve giocare punto dopo punto, giornata dopo giornata. Le cose migliori si acquisiscono attraverso l’esperienza sul campo. Il saper vincere e l’abitudine a vincere toglie l’ansia e quindi i calciatori possono crescere dopo che hanno vinto e quando assaporano la vittoria, per questo dico che se si raggiungerà l’obiettivo poi molti di questi giocatori stupiranno anche i più scettici e potranno togliersi altre soddisfazioni, il tempo dirà se ho ragione o meno”.