.

Ventura: "La gara con il Siena mi è piaciuta"

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Come valuta il triangolare con La Fiorita e il Siena?
“Sono otto giorni che siamo in ritiro e alcuni giocatori hanno le gambe pesanti come il cemento armato per i carichi di lavoro, però la seconda partita, quella con il Siena, mi è piaciuta perché volevamo arrivare fino alla trequarti e lo abbiamo fatto, altre cose non erano nei nostri obiettivi. Quando si centra l’obiettivo non si può non essere soddisfatti: in quarantacinque minuti siamo arrivati sulla trequarti una trentina di volte e l’unica volta che abbiamo concesso una situazione da gol è stata su un nostro errore. Penso che il Siena sia nella nostra stessa condizione. Mentre la prima partita, con la Fiorita, mi è piaciuta meno, forse cerano meno stimoli, c’è stata meno tonicità di giocate e si poteva fare un pochettino meglio, ma finisce li. Abbiamo disputato due partite amichevoli e di solito la seconda la si gioca con squadre che militano nell’Interregionale o nella C 2, proprio per evitare infortuni come è successo a D’Ambrosio (probabile contrattura al retto femorale della coscia sinistra, ndr). Quella di oggi era una partita amichevole e se qualcuno si aspettava di vedere una squadra che volasse sul campo e che fosse brillante probabilmente non ha mai visto una preparazione pre-campionato e non ha neanche visto le nostre di preparazioni, che tutto sommato sono pesanti e che la scorsa estate ci hanno permesso di fare undici mesi vincendo nove partite all’ultimo minuto. Rivedremo i due tempi e i giocatori capiranno un’infinità di cose, la gara di oggi è stata sicuramente utile”. 

Nella frazione con il Siena in campo cerano i due nuovi esterni, Santana e Sansone, come le sono sembrati?
“Santana sta soffrendo la preparazione e non ha gamba, quindi fa quello che può, comunque non vorrei parlare dei singoli, ma della squadra. Quando avevamo la palla potevamo rientrare da destra e da sinistra e arrivare come volevamo sulla trequarti, poi arrivati lì ci fermavamo e va bene così, in campionato vedremo, riusciremo a proporre delle situazioni”.

Per andare oltre la trequarti le servono altri giocatori che arrivino dal mercato?
“Questi sono discorsi che non voglio più affrontare, ogni volta si ripetono le stesse cose che lasciano il tempo che trovano. Ne riparleremo quando ci saranno delle novità. Adesso si deve lavorare e sperare che D’Ambrosio non abbia niente di grave e che non ci siano ulteriori intoppi e poi vedremo”.

Una curiosità: la scelta dei rigoristi (Bianchi, Glik, Sansone, Di Cesare e l’ultimo sarebbe dovuto essere Meggiorini, ndr) in base a cosa è stata fatta?
“Non è stata una scelta: ho chiesto chi voleva battere i rigori”.

Vedere sul dischetto Glik e Di Cesare, due difensori centrali, non è usuale.
“Glik è bravissimo a battere i rigori”.

Strano battere i rigori, visto l’anno scorso … (un unico penalty a favore nella prima giornata di campionato, ndr).
“(ride, ndr) Effettivamente mi ha fatto una certa impressione”.

La società le ha comunicato che se a breve arriveranno nuovi giocatori per colmare i buchi che ci sono nell’organico?
“L’ho già detto: è importante avere giocatori durante il ritiro perché se non li si ha in questo periodo quando s’imposta il lavoro, poi diventa difficile”. 

Intende qui a Sappada o che arrivino a Mondovì?
“Parlo di Omegna”.

La settimana che inizierà domani dovrebbe essere decisiva in questo senso.
“Io sono a Sappada e non ne ho la più pallida idea”.

Sembra un po’ perplesso.
“L’anno scorso l’ultima partita del ritiro qui a Sappada, ritiro che era più lungo e avevamo fatto una partita in più, con la Fiorentina mi aveva soddisfatto molto meno che la gara di oggi con il Siena, però se alla seconda partita dopo otto giorni di ritiro si pretende di vedere una squadra che gioca ai duemila, che vola allora ….. Io credo che la squadra abbia fatto bene e lo dico senza piaggeria, lo ripeto, volevamo arrivare alla trequarti e ci siamo arrivati. La partita l’hanno trasmessa su Sportitalia e possiamo rivederla e calcolare quante volte abbiamo liberato Darmian e Masiello, quindi parto dal presupposto che un giorno, quando potremo, liberando un uomo sulla trequarti tantissime volte riusciremo a essere anche pericolosi. Nella partita con La Fiorita avevamo in generale altri obiettivi, che non sto a elencare, e alcuni non li abbiamo raggiunti e credo che si possa fare meglio”.


Altre notizie
PUBBLICITÀ