Ventura: "Si lavora sull'acquisizione di tempi e spazi"
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
La partita con l’Omegna serviva per scaricare il lavoro fatto e divertire chi scendeva in campo. Stevanovic meglio a sinistra che a destra. Gillet è a Bari convocato dalla magistratura ordinaria in merito all’inchiesta sul Calcioscommesse. Migliorini non può essere giudicato in venti giorni. Per completare la rosa servono giocatori di qualità. Non ci saranno certezze sul fatto se Ogbonna e Bianchi rimarranno o andranno via fino alla chiusura del mercato. La condizione fisica di Brighi si capirà dopo le prossime amichevoli.
Le amichevoli sono tappe d’avvicinamento al campionato, ha visto un’evoluzione in questo percorso della squadra?
“Io sinceramente non cercavo un’evoluzione, ma speravo che questa partita, oltre che a scaricare il lavoro svolto, servisse a far divertire chi giocava nel senso che: chi è andato in campo ha fatto delle determinate cose e si è divertito nel farle, quindi è stato contento di andare in campo. Sotto quest’aspetto sono assolutamente soddisfatto perché, appunto, mi sembra che i giocatori si siano divertiti. Abbiamo fatto alcune cose buone sul piano dei tempi, altre le abbiamo sbagliate per qualche metro e questo serve per migliorare ulteriormente l’acquisizione del tempo e dello spazio: questo era l’obiettivo dell’amichevole con l’Omegna. Nel secondo tempo, quando gli avversari hanno mollato un po’, è diventato difficile giocare, perché si sono tenuti ritmi rallentati, mentre nel primo tempo, pur giocando una gara nel caldo estivo, c’è stata la ricerca dell’acquisizione dei tempi e degli spazi e direi che alcune cose sono riuscite anche bene. Non è certo una partita come questa che può darmi indicazioni sulla crescita della squadra, però nel momento in cui i giocatori si divertono vuol dire che il novanta per cento del gruppo è contento di fare quello che fa e questo per me è positivo”.
Lei prova tantissimo gli schemi, punta sulla tattica e insegna ai giocatori come si devono muovere in campo, a parte l’avversario nell’esecuzione dei suoi insegnamenti, soprattutto per i più giovani o per chi non c’era l’anno scorso, ci sono stati dei progressi?
“In campo oggi non c’erano molti giocatori in questa condizione a parte Brighi e Sansone, perché Gazzi conosceva già queste cose e sta riacquisendo posizioni e tempi. Stevanovic c’era già, come Bianchi e Diop e anche gli altri e loro non dovevano dimostrare nulla, se non ritrovare il filo conduttore e direi che è stato ricercato sistematicamente. Certo che se ognuno avesse provato a prendere iniziative personali si sarebbe segnato qualche gol in più, ma non era questo il nostro obiettivo, poiché valeva più un gol realizzato con giocate di prima trovando il tempo finale e lo spazio giusto che non fare tre gol perché si erano dribblati tre uomini, anche perché a livello di serie A certe cose non si possono fare”.
In queste prime amichevoli gli esterni sono stati invertiti con Sansone a destra che si trova bene e Stevanovic a sinistra che sembra non essere del tutto a suo agio.
“Questi sono punti di vista, perché credo che Stevanovic faccia molto molto meglio a sinistra che non a destra, ma questo non è la legge divina. Stevanovic di partita in partita prende sempre più coscienza del ruolo che non è solo fare cross, ma anche ricercare il gol. Noi abbiamo bisogno di qualche rete degli esterni, gol che l’anno scorso sono stati pochissimi”.
Oggi in campo non c’era Gillet, come mai?
“E’ a Bari”.
Interviene l’addetto stampa Venera per spiegare che il giocatore si è recato a Bari poiché convocato dalla magistratura ordinaria (non quella sportiva, ndr) in merito alle vicende del Calcioscommesse in seguito alle nuove dichiarazioni di Andrea Masiello.
Ieri Cairo ha detto che lei ha chiesto di tenere Migliorini almeno fino a gennaio per continuare a farlo lavorare con il gruppo, il ragazzo costituisce una risorsa per la serie A?
“Si prende un giocatore del ’92 dalla Lega Pro Seconda Divisione e si lavora con lui per vedere che potenzialità ha e poi si cerca di capire la disponibilità che ha il calciatore al tipo di lavoro che si fa e in teoria sei mesi sono sufficienti per capire queste cose, ma, appunto, è la teoria. E’ il campo a stabilire se dopo quattro mesi è in grado o meno di fare quello che gli è richiesto, se è cresciuto col cavolo che a gennaio va in prestito. Siamo insieme da venti giorni, adesso ha imparato i nomi dei compagni, quindi non si può stabilire nulla. Lui, come tutti i nuovi, sta lavorando, cercando di capire e partecipando. Alla partita di oggi non si possono attribuire particolari significati, magari quella con il Novara sarà più interessante o quella con il Getafe che mi è stato detto che è andato a Bruges e ha vinto 5 a 1 con una delle migliori squadre del Belgio di conseguenza vuol dire che il Getafe è di livello assoluto per quanto riguarda noi. Queste sono partite che ci metteranno sicuramente in difficoltà e cercheremo di capire i nostri pregi e i difetti che cercheremo di migliorare”.
I difetti possono essere curati anche inserendo nuovi elementi al più presto.
“Si è detto e ridetto che questo è un buon gruppo che ha delle risorse e delle conoscenze che non si apprendono dall’oggi al domani, ma attraverso il lavoro e l’acquisizione di spazi e tempi e per farlo ci vuole tempo e più il tempo passa e meno se ne ha a disposizione. E’ evidente che qualche elemento ci manca, ma sono sicuro che arriverà, staremo a vedere”.
Il presidente Cairo ha parlato di tre-quattro acquisti, di cui un paio in tempi brevi.
“Basta che siano di qualità, non parliamo di tempi bervi o lunghi, perché ormai i tempi non possono più essere tanto lunghi, è ovvio che prima arriveranno e meglio sarà. Questo è un gruppo che se integrato correttamente è in grado di crearsi uno spazio interessante”.
Il presidente parlava di arrivi a centrocampo e in attacco.
“Non so cosa abbia detto il presidente, voi giornalisti siete bravi a tirare tranelli (ride, ndr), ma sappiamo esattamente cosa occorre. In alcuni casi abbiamo bisogno numericamente di giocatori, al di là delle disquisizioni tecnico-tattiche speriamo che arrivino presto”.
Sempre Cairo ha detto che Bianchi resterà e si potrà anche parlare di rinnovo, fine di una situazione d’incertezza?
“Speriamo, non sono sicurissimo che l’incertezza sia finita. Si dice che Ogbonna rimane, ma potrebbe andare via e credo che fino al trentuno agosto si andrà avanti così. Questo vale non solo per Ogbonna e Bianchi, il mercato è questo. Si è già vissuto l’anno scorso tutti i giorni con questa incertezza poiché c’erano dodici squadre nelle quali sarebbe andato Ogbonna e ventidue Bianchi, alla fine sono rimasti entrambi per tutta la stagione”.
La situazione di Brighi è particolare sta recuperando da un infortunio e oggi ha giocato la prima amichevole, come l’ha visto? Si è inserito nel gruppo?
“Che sia inserito nel gruppo è sicuro, ma questa partita non fa testo, non è in questa gara che si capisce se sta bene oppure no, giocherà le prossime e capiremo, sia noi sia lui, se è in grado di dare il suo apporto e come la gamba reagisce agli sforzi”.