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Verdi, dopo i segnali incoraggianti di Marassi è atteso al banco di prova

di Marcello Ferron

Simone Verdi finora è stato forse il simbolo di un Torino che in questo inizio di stagione ha decisamente deluso le attese di inizio stagione. Il talentuoso attaccante classe 1992 arrivato dal Napoli, infatti, doveva essere l'uomo in grado di far fare il salto di qualità ai granata in attacco, ma per ora non è stato così. Verdi non è ancora riuscito ad andare a segno, e in ben poche occasioni è riuscito a rendersi incisivo, anche se certamente il rendimento generale della squadra non lo ha aiutato. In conclusione, non certo l'avvio di stagione che si aspettava per questa sua avventura in granata. 

Tuttavia nel match di sabato contro il Genoa a Marassi, finalmente sembrano essersi intravisti dei segnali di risveglio da parte dell'ex Napoli e Bologna. In una partita delicatissima per i granata, orfani anche del leader Andrea Belotti, Verdi è risultato uno dei più propositivi per la squadra, dando il suo contributo non soltanto in fase offensiva, dove comunque il Toro ha stentato parecchio, ma anche in altre zone del campo. A coronamento della prestazione incoraggiante, è arrivato l'assist su calcio d'angolo per la zuccata di Bremer che ha deciso la partita. Ora domenica è atteso ad un nuovo banco di prova: all'Olimpico Grande Torino arriva la Fiorentina, e Verdi, stante anche la più che probabile assenza di Belotti, dovrà confermare i progressi messi in mostra nell'ultimo turno per garantire un apporto, soprattuto in fase offensiva, che ora più che mai è vitale per i granata.