Verdi e Iago Falque, tra analogie e differenze. Convivenza possibile?
Fonte: Elena Rossin
Stando ai rumors che si fanno sempre più insistenti, il Torino si starebbe avvicinando a Simone Verdi, per implementare il reparto offensivo ora composto da Belotti, Falque, Zaza, e dal giovane Millico. Ai quali si possono aggiungere, se resteranno, Berenguer, Parigini, Damascan, ed Edera, al rientro dal prestito al Bologna. Ipotizzando quindi che Verdi effettivamente sia il prescelto, non si può non notare che ci sarebbero due attaccanti con caratteristiche abbastanza simili: lui e Falque.
Sia Falque sia Verdi ricoprono, principalmente, i ruoli di ala destra e trequartista. Iago sa agire anche da seconda punta, e Simone anche da ala sinistra. Tutti e due sono alti un metro e 74. Strutture fisiche un po’ differenti, con una massa muscolare più sviluppata per lo spagnolo, dal peso di 74 chili; peso piuma di 61 chili per l'ex-Bologna. Due anni e mezzo di differenza in termini d'età: Iago ne ha compiuti 29 il 4 gennaio scorso, il giocatore (per ora) del Napoli ne compirà 27 il 12 luglio. Falque calcisticamente è cresciuto nella cantera del Barcellona, Verdi in quella del Milan. In termini di caratteristiche tecniche, le prerogative di Iago sono senso della posizione, visione di gioco, con propensione ad accentrarsi da posizione laterale, e a leggere i movimenti dei compagni, mettendosi così al servizio della squadra. Non un grande velocista, l'iberico è però bravo nel cross, e possiede un buon tiro da mancino naturale. Sfruttando una tecnica di base superiore alla media, sa inoltre saltare l’avversario grazie al doppio passo. Verdi, dal canto suo, sa agire su tutto il fronte d’attacco, e grazie al suo ambidestrismo può sfruttare entrambi i piedi in sede di conclusione. È un giocatore dinamico, e, palla al piede, sfrutta la velocità, e dribbla gli avversari con disinvoltura. All'Empoli, agli ordini di Sarri, giocava da rifinitore dietro le punte, sfruttando l'imprevedibilità dei suoi movimenti, che lo portavano soprattutto a costruire la manovra offensiva o a scegliere il tiro da fuori.
Falque e Verdi possiedono in ogni caso più un tratto in comune, e possono coesistere nel supporto a Belotti, in varianti tattiche come 3-4-1-2 e 3-4-2-1. Aggiungendo Zaza, che ha caratteristiche differenti, il Torino sarebbe indubbiamente camaleontico, trattandosi di un giocatore adatto soprattutto al 3-5-2. Pur tenendo conto che i granata saranno impegnati su tre fronti, e che il turnover sarà imprescindibile, se arriverà la qualificazione alla fase a gironi dell’Europa League, qualcuno ogni volta dovrà accomodarsi in panchina. Se ognuno dei quattro giocatori in questione accetterà questa premessa, incluse le eventuali seconde linee, Mazzarri non dovrebbe aver problemi, se non d'abbondanza.