Vesovic: “L’obiettivo è iniziare subito bene in Europa League. Ho tanta voglia di diventare un giocatore importante del Toro”
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il terzino destro si sente integrato nella squadra e ha appreso ciò che vuole l’allenatore. Nel gruppo ci sono parecchi giocatori nuovi, ma il gioco non è cambiato rispetto allo scorso anno.
Sei mesi al Torino e il suo apprendistato è finito, adesso c’è il debutto in Europa League e lei probabilmente prenderà il posto di Darmian che non giocherà in Svezia. Come si sente? Quali sensazioni prova?
“Mi sento bene adesso e mi sono abituato, anche perché quando sono arrivato non conoscevo nessuno e non palavo l’italiano (ora lo parla parecchio bene, ndr), quindi dovevo imparare guardando i compagni e capendo quello che mi chiedeva il mister. Oggi posso dire che ho imparato ciò che vuole il mister e quello che è utile per la squadra e di conseguenza posso dare il mio contributo. Vorrei diventare un elemento importante per la squadra, ma per riuscirci devo lavorare ancora molto. Spero che tutto vada bene”.
I maggiori cambiamenti nella squadra sono stati a centrocampo e in attacco, il gioco è diventato più facile o più difficile rispetto all’anno scorso?
“E’ vero che ci sono stati alcuni cambiamenti, ma se da una parte dobbiamo imparare a integrarci tutti, nuovi e vecchi, dall’altra dobbiamo continuare quello che facevamo l’anno scorso e per questo stiamo lavorando tutti i giorni. Mi auguro che giocheremo bene coma abbiamo fatto nello scorso campionato raggiungendo i nostri obiettivi e il primo è quello in Europa League, dove affronteremo una squadra di buon livello e iniziare con un risultato positivo è fondamentale”.
Il Brommapojkarna è ultimo in classifica in campionato, però avendo terminato il girone d’andata ha una condizione ben diversa dalla vostra che siete ancora in fase di preparazione. Come s’immagina la partita di giovedì?
“Sicuramente sarà una partita difficile perché non esistono gare facili. Essendo la prima partita ufficiale forse per noi c’è un po’ di pressione, ma dobbiamo andare in Svezia e giocare come sappiamo, esattamente come abbiamo sempre fatto lo scorso anno, senza provare stress e con serenità in modo da provare a fare risultato in vista anche della gara di ritorno a Torino”.
Prima parlava di obiettivi, quello della squadra è di ripetere o fare anche meglio dello scorso campionato e in Europa arrivare alla fase a gironi. Ma i suoi obiettivi personali quali sono?
“Per me all’inizio, come dicevo, non è stato facile, ma adesso mi sono abituato e so che cosa devo fare in campo e mi auguro di giocare di più, questo, però, dipenderà solo da me se continuerò a lavorare bene e a imparare sempre di più e in modo veloce. La cosa più importante è la squadra che deve fare bene e adesso ci stiamo preparando per dimostrare in campo quello che proviamo in allenamento”.
Lei gioca a destra, ma l’abbiamo vista anche sulla fascia sinistra. Continuerà ad alternarsi sui due lati del campo o rimarrà fisso a destra, salvo emergenze?
“Nella partita con il Genoa era stata la prima volta per me a sinistra. Giocare a sinistra è un po’ diverso perché il piede con il quale calcio è il destro, ma se il mister me lo chiede, poiché ho voglia di giocare, non guardo se mi posiziona a destra o a sinistra perché desidero tantissimo dimostrare le mie qualità in modo da diventare un elemento importante di questa squadra”.
Ventura chiede ai giocatori sia la fase difensiva sia quell’offensiva. Ha delle preferenze? Le sono state date delle direttive particolari?
“E’ uguale sia in fase offensiva sia in quella difensiva perché dobbiamo muoverci tutti insieme in modo da restare compatti, quindi anch’io devo partecipare a entrambe le fasi. Non è facile correre tutto il tempo sulla fascia, ma sono e siamo preparati a farlo. Giovedì dobbiamo farci trovare pronti e, come dicevo, spero che torneremo a casa con un risultato positivo”.