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VISTO dalla curva: i cambi di De Biasi rendono perplessi i tifosi

di Marina Beccuti

 

di Elvis Bogetti

 

In una bella giornata di sole lo stadio comincia a riempirsi solo intorno alle 14.20. Tra gli striscioni dei laziali uno risaltava tra gli altri : "Giustizia per Gabriele Sandri". Bel gesto che comunque non ferma i tifosi del Toro di punzecchiare quelli della Lazio. La partita inizia e come al solito la curva supporta a pieno la squadra, la quale, per l'intero primo tempo, ha la supremazia assoluta del campo, ma come al solito un episodio (primo tiro in porta degli avversari) penalizza i granata. Ciò non scoraggia i tifosi, i quali inneggiano ai giocatori ad una reazione immediata. Il risultato di 1 a 0 non rispecchia l'andamento della partita. La Lazio si è vista solo a sprazzi mentre il Toro ha giocato molto bene. Si è vista una buona squadra che si è dannata per poter fare un gol (o magari anche più d'uno) ma che non ha capitalizzato tutte le occasioni avute. Traverse, rigori non dati (ma forse è stato giusto così in quanto dubbi), palloni a fil di palo o sparati in curva anche se la porta era vuota.


Nel secondo tempo invece la partita è stata condizionata da errori in campo e fuori: la gestione dei cambi è stata considerata dalla curva la causa della disfatta. Quattro punte, centrocampo inesistente, errori in difesa hanno portato la partita in una direzione che non ci aspettavamo. Mi sovviene una domanda : le scelte di GdB sono state dettate da una follia momentanea o dalla temerarietà di poter riacciuffare un risultato forse ingiusto? I commenti della curva criticavano il mister per aver rivoluzionato una squadra che forse avrebbe potuto continuare a giocare ancora come nel primo tempo.


Le note positive riscontrate, a mio avviso, sono l'assoluto appoggio della Maratona alla squadra (i contestatori si potevano contare sulle dita di una mano) e la buonissima prestazione di due ragazzi giovani che hanno fatto esaltare la curva: Abate e Rubin. Gli aspetti negativi sono stati le prestazione non convincenti di Colombo (il più in crisi della squadra) e di Corini (il suo genio non è più quello di una volta).


Ultime due parole su altri protagonisti della gara: Zarate, ragazzino con forti potenzialità ma che viene esaltato troppo dai media, rischiando di fargli montare la testa e Gava, il quale oggi invece di arbitrare avrebbe potuto presentarsi alla Scala per fare la prima donna in qualche opera di Verdi. Con il suo atteggiamento ha creato un clima di nervosismo in tutto lo stadio e visto che si cerca di ovviare in qualsiasi maniera ai comportamenti violenti di alcune frange di tifosi, forse sarebbe meglio almeno non aizzarli.


Pensierino finale: il Toro non si deve scoraggiare, siamo all'inizio del campionato e di giornate ce ne sono ancora tante. Oggi i tifosi sono usciti dallo stadio arrabbiati, ma consapevoli di aver visto sicuramente una squadra che è ancora in fase di rodaggio ma che comincia a macinare gioco: i risultati arriveranno. Ad Udine la riscossa.