Vittoria importante per il Torino. Lazio recrimina un rigore. Var decisivo
Fonte: Elena Rossin
Il Torino ha battuto la Lazio grazie alle scelte di Mihajlovic e all’espulsione di Immobile nel recupero del primo tempo. L’allenatore granata ha mandato in tribuna Ljajic per motivi comportamentali tenuti in settimana, come ha ben specificato ai microfoni di Sky il mister a fine partita, e in campo Berenguer che all’inizio della ripresa lo ha ripagato con un bel gol sbloccando il risultato e, poi, ha sostituito Falque con Edera. Falque nel primo tempo aveva giocato molto bene servendo anche due splendidi palloni uno a Belotti e l’altro a Molinaro non ben sfruttati dai compagni, ma anche la seconda scelta di Mihajlovic è stata azzeccata, infatti, Edera ha segnato un bellissimo gol che di fatto ha chiuso la partita, dopo che Rincon aveva segnato la seconda rete granata e Luis Alberto aveva riaperto la partita. L’espulsione di Immobile sicuramente ha penalizzato la Lazio e l’episodio ha fatto, fa e farà discutere molto. Prima Falque arrivando di corsa aveva intercettato con il braccio la palla in area e la Lazio aveva chiesto il rigore non concesso dall’arbitro Giacomelli. Per onor del vero Falque aveva il braccio parecchio lontano dal corpo, ma quando si corre questo è normale e per giunta lo spagnolo era molto vicino a Immobile e di conseguenza l’involontarietà del tocco è ammissibile, il rigore in effetti poteva essere dato oppure no e spesso in occasioni simili è concesso (44’). Poi una strepitosa giocata di Milinkovic-Savic aveva fatto pervenire la palla a Immobile in area e l’attaccante aveva centrato il palo esterno andando a un soffio dal segnare il gol che avrebbe sbloccato la partita (45’) e pochi secondi dopo Burdisso ha detto qualche cosa a Immobile che lo ha colpito con una spallata, sull’episodio è intervenuto il Var e dopo che l’arbitro Giacomelli era andato a vedere al monitor l’accaduto ha espulso Immobile (46’), anche se, come ha riferito Inzaghi ai microfoni di Sky nel post partita, Burdisso aveva detto all’arbitro che non c’era bisogno di rivedere l’episodio perché lui e Immobile si erano spiegati e tutto era chiarito. Si può essere d’accordo oppure no su quanto accaduto, ma si tratta di un doppio caso, il possibile rigore e l’espulsione, probabilmente limite e che rientra nella sperimentazione che si sta facendo del Var. E’ indubbio che se il gioco fosse stato interrotto per decidere sul rigore non si sarebbe arrivati all’espulsione di Immobile. Non deve, però, passare in secondo piano tutta la partita ben giocata da entrambe le parti e meritatamente vinta dal Torino per ciò che ha fatto soprattutto nel secondo tempo.
Inzaghi si è affidato all’undici che ha utilizzato nelle ultime otto gare, mentre Mihajlovic per l’assenza di Ansaldi per infortunio e per punire Ljajic ha optato per Molinaro e Berenguer, mentre a centrocampo ha schierato Valdifori per sfruttarne la copertura alla difesa e le geometrie che sa dare alla manovra e riconfermato Burdisso in difesa. Il Torino si è presentato a cospetto della Lazio con il giusto atteggiamento, ripartenze interessanti, chiusure preziose di N’Koulou e Burdisso e occasioni sfruttate a dovere, che unito al gioco dei padroni di casa ha generato uno spettacolo piacevole con occasioni per entrambe le squadre. Falque recupera palla e s’invola, serve Belotti che da posizione defilata colpisce il palo interno con un tiro di prima intenzione, ma non è fortunato e non segna (5’). Ricon scaglia una bordata dal limite che finisce fuori di poco (19’). Berenguer serve Molinaro che in accelerata s’incunea nello spazio creato da un movimento senza palla di Belotti e con un diagonale manda la palla di poco oltre il palo (24’). Belotti serve Rincon che dopo una finta tira di sinistro e ancora una volta manda la sfera alta sopra la traversa (29’). Cross di Baselli per Belotti appostato sul secondo palo, ma il “Gallo” manda il pallone alto sopra la traversa (31’). Luis Alberto dalla distanza su punizione impegna Sirigu in una parata provvidenziale (42’). In precedenza la Lazio aveva avuto altre occasioni, ma o era stata murata o non era stata precisa nelle conclusioni o Sirugu ci metteva una pezza: Immobile (8’), Parolo (18’), Marusic (22’) e Milinkovic-Savic (35’). Poi gli episodi contestati dai padroni di casa e il palo d’Immobile. Così il primo tempo si è concluso sullo zero a zero.
Nella ripresa la Lazio pur in dieci ha provato a segnare prima che fosse, invece, il Torino a sbloccare la partita e a vincerla. Rincon con un tiro a giro manda la palla di poco oltre il palo (47’). Milinkovic-Savic serve Leiva che entra in area, ma Burdisso evita pericoli mandando la sfera sul fondo (48’). Falque mira il primo palo, ma il pallone è deviato (49’). Tiro a giro di Belotti che finisce sul fondo (50’). Marusic scaglia la sfera in modo forte e teso senza inquadrare lo specchio della porta (51’). Parata a terra di Sirigu su tiro d Milinkovic-Savic (53’). Berenguer avanza ed entra in area, pressato da due avversari cerca di servire Rincon, ma la sfera rimane a metà strada e lo spagnolo se ne reimpossessa e con un diagonale segna il suo primo gol in granata (54’). Inzaghi prova a cambiare il volto della squadra facendo uscire Bastos e Marusic ed entrare Felipe Anderson e Basta (55’) passando così dal 3-5-1-1 al 4-3-2 e poi Caicedo per Lucas Leiva (58’). Cross di Milinkovic-Savic per Felipe Anderson che tira troppo sul portiere favorendone la presa del pallone (60’). Tiro da fuori area di Belotti che finisce sui pugni di Strakosha (61’). Cross di Rincon per Belotti che calcia male (63’). Errore di Luis Alberto che serve Rincon che elude la guardia di Radu e con un tiro a giro segna il secondo gol del Torino (64’). de Vrij va più in alto di tutti sull’angolo calciato da Luis Alberto e di testa schiaccia angolando troppo e mandando la palla sul fondo (65’). Su sponda di Caicedo tiro debole di Luis Alberto che non impensierisce Sirigu (67’). Errore di Belotti che si fa soffiare i pallone da Luis Alberto che entra in area e trafigge Sirigu con un cucchiaio (69’). Mihajlovic sostituisce Falque con Edera (70’). Il giovane esterno granata recupera palla ingaggia vincendolo un uno contro uno con Radu al limite dell’area e con un tiro di sinistro segna la sua prima rete in serie A e di fatto chiude la partita garantendo al Torino la vittoria (73’). Altro cambio per i granata: fuori Baselli dentro Obi (75’). Su sviluppo da calcio d’angolo Lulic con il sinistro scaglia una bordata che Sirigu respinge con le mani (81’). Rincon accusa qualche problema fisico e viene sostituito da Acquah (85’). Il Torino sfiora il quarto gol prima Acquah avanza, entra in area, evita di cadere in un contatto e perde il tempo del tiro e Strakosha respinge e Belotti quasi a botta sicura si vede impedire la gioia del gol da Basta che allontana (86’). Luis Alberto si fa male, forse al flessore, e deve lasciare il campo così la Lazio resta in nove perché Inzaghi ha finito i cambi (88’), ma ornai la partita non aveva più storia.
Il Torino è tornato a vincere dopo quattro pareggi di fila giocando una buona partita contro un avversario di livello. Serviva un segnale importante e i granata l’hanno dato. Battendo la Lazio la squadra di Mihajlovic si è assestata all’ottavo posto a una lunghezza dal Milan e superando Fiorentina, Bologna e Chievo in attesa di sapere che cosa farà domani sera l’Atalanta con il Genoa, in casi di vittoria i bergamaschi raggiungerebbero a quota ventitré i granata. Una vittoria non basta, ma se il Torino già sabato con il Napoli sfodererà un’altra prestazione di buon livello dando continuità a questa con la Lazio allora la ripresa sarà reale e non solo uno sprazzo di luce nel grigio. Mancano i gol di Belotti che anche con i biancocelesti ci ha provato senza fortuna e Ljajic dovrà dimostrare che ha imparato la lezione perché, come dice Mihajlovic, un giocatore importante com’è lui per il Torino non può continuare a giocare con intermittenza e ad avere atteggiamenti in allenamento non consoni. L’Europa League rimane l’obiettivo del Torino che ha i numeri per centrarlo se continuerà a giocare come ha fatto con l’Inter e ieri sera con la Lazio.