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Volti nuovi nel ritiro del Torino a Pinzolo? Al momento è una chimera, a meno di miracoli nel week end

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Ivan Juric

E ci siamo, o meglio bisognerebbe dire ci risiamo, alla partenza del Torino per il ritiro a Pinzolo mancano  tre giorni e a parte Bellanova e il giovane Popa (Haveri è già andato in prestito all'Ascoli) di facce nuove non ce ne saranno e anzi mancheranno giocatori che sono stati importanti nella passata stagione come Vlasic e Miranchuk.  Chissà che cosa aveva promesso Cairo a Juric nel famoso incontro del 4 giugno, era presente anche il direttore tecnico Vagnati, che aveva convinto l’allenatore a restare e a non dire addio con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto proprio in merito a rinforzare la rosa e a non metterlo nella condizione dell’estate scorsa quando era partito per l’Austria con buona parte della squadra smantellata e senza avere i sostituti di chi non c’era più. Cosa che poi aveva fatto dire a Juric “Abbiamo perso 40 giorni” riferendosi al fatto che la preparazione estiva era stata svolta senza più di un giocatore chiave e quindi lui non aveva potuto preparare al meglio la squadra per la stagione. Oltretutto, come l’anno scorso, il difensore centrale è in partenza, dopo solo un anno, per fare cassa e così finanziare il mercato in entrata: era toccato a Bremer e ora a Schuurs. Così per il secondo anno consecutivo il reparto più affidabile, la difesa che si era rivelata la quinta migliore della Serie A, cambia uno degli elementi più importanti, per fortuna Buongiorno è stato blindato e a Djidji è stato prolungato di un anno il contratto, cosa che sa tanto di contentino per Juric che voleva che il franco ivoriano rimanesse e aveva indicato nel canterano “l’unico intoccabile è Buongiorno: non dovrebbe mai essere ceduto perché, al di là del valore, rappresenta il Toro. Poi ognuno ha il suo prezzo, ma Buongiorno per il futuro davvero rappresenta il Torino".

Verrebbe da dire alla faccia del voler alzare l’asticella e provare ad andare oltre la metà classifica. Eppure il lavoro di Juric e del suo staff aveva fatto sì che il Torino lottasse nello scorso campionato fino all’ultimo per l’8° posto nonostante le difficoltà iniziali e i limiti di una rosa che ha dato il massimo, ma alla quale mancava un po’ di qualità e d’esperienza, non per niente il gruppo era per età il secondo più giovane della Serie A. Magari avverrà il miracolo che nel week end lo stallo sul mercato si sblocca e così sarà accettata l’offerta, intorno ai 40 milioni di euro gradita a Cairo, del Liverpool o del Crystal Palace per Schuurs che volerà in Inghilterra facendo incassare al Torino una sostanziosa plusvalenza e Vaganti riceverà i soldi per prendere il sostituto di Schuurs, forse Becão (se nel frattempo non si accasa al Fenerbahçe o all’Atalanta) o qualche altro, far tornare Vlasic o Miranchuk o chissà entrambi oppure prendere comunque un trequartista che possa integrarsi bene nel gioco di Juric e anche un terzino sinistro, Doig è fra i gettonati.
La parola d’ordine per Juric e i tifosi del Toro e aspettare e sperare.


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