Zaccarelli: "Non credo nei progetti ma nella coerenza"
Il suo è stato un Torino glorioso, adesso è difficile parlare del granata con Renato Zaccarelli, uno "splendido" sessantenne che ha fatto la storia del Toro, avendo avuto anche il difficile compito di chiudere i battenti ad una leggenda durata quasi cento anni. Infatti fu l'ultimo ad andarsene con le lacrime agli occhi quando fu decretato il fallimento del 2005.
Per cominciare parliamo del derby per raccogliere fondi per la ricerca sulla Sla. E' vero che anche lei lo voleva organizzare?
Sinceramente era un idea nata da un tifoso granata, purtroppo costretto a stare su una sedia a rotelle, poi però sono subentrati dei problemi per le date e alla fine non si è fatto più. Per fortuna l'associazione di Vialli e Mauro sono riusciti a mettere insieme queste vecchie glorie. Sarà sicuramente una bella giornata non solo di sport, ma anche per una cosa giustissima. Ci saranno possibilità di rivedere vecchi campioni, ma sempre pensando al fine, servirà senza dubbio a sensibilizzare molto sulla queatione e con l' incasso si potrà aiutare la ricerca.
Parliamo di calcio giocato, che derby si aspetta lunedì?
Un Novara che sinceramente non mi aspettavo di trovare lì dov'è in classifica, non era proprio nei pronostici. Certamente ha una buona intelaiatura, ma soprattutto il merito va alla società che ha saputo ottenere dei risultati importanti. Ha avuto un momento di difficoltà a inizio anno, ma ne è riuscita a venire subito fuori.
Una squadra formata da giocatori di C...
Dipende, la squadra è composta da chi va in campo e non dai nomi, a volte siamo rimasti delusi dai nomi. In serie B è molto importante la compattezza del gruppo. Non bisogna inventarsi chissà che cosa. Non per niente il Novara si trova in alto ed anche Varese e Pescara stanno facendo bene. Il lavoro fatto con serietà porta a risultati importanti.
Che partita si aspetta?
Il Novara affronta la partita con serenità e tranquillità. Ha ritrovato di nuovo la freschezza e la forza dei risultati. Stanno facendo bene perché hanno mantenuto la squadra della scorsa stagione, con alcuni aggiustamenti arrivati anche in questa sessione di mercato.
Quindi non condivide gli stravolgimenti che avvengono di continuo come nello stesso Torino?
Il problema è che l’ossatura va sempre mantenuta, guardiamo anche in serie A, chi ha il gruppo di giocatori storici ottiene risultati, chi cambia sempre no. L'importante è trovare un gruppo consolidato e magari inserire, perché no, anche qualche giovane.
Quindi al Torino manca sempre il progetto?
Sento sempre parlare tanto di progetto, solo la parola mi fa venire i brividi. Posso dire che io non credo nei progetti. Prendiamo come esempio il Bari, tutti davano ben saldo in panchina Ventura e si parlava di miracolo, ora è stato appena esonerato. I progetti quanto possono durare? Bisogna credere ed avere forza nelle proprie idee, soprattutto è necessario essere sempre coerenti.