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Zaza e il Toro, un amore che finalmente è sbocciato

di Federico Danesi

"Se può essere come un nuovo acquisto? Sì“. Bastano queste poche parole di Walter Mazzarri per capire che il Toro ha messo la pietra tombale su ogni eventuale richiesta di mercato per Simone Zaza e al tempo stesso che il rinforzo in avanti sarà un esterno offensivo o un trequartista (il dilemma resta aperto). I sorrisi e i volti distesi della ultime settimane, a Bormio come a al Filadelfia, avevano un senso compiuto e già la settimana scorsa chi lo conosce bene ce lo aveva confermato.

A differenza della passata stagione, quando era arrivato all'ultimo dando l'impressione di essere più un colpo di Cairo che una richiesta dell'allenatore, adesso Zaza è perfettamente integrato nel gruppo e ha capito il suo ruolo. Parte da secondo, ci saranno occasioni per proporlo insieme ad Andrea Belotti, altre perché giochi lui titolare per far rifiatare il capitano. E tanto gli basta perché ha sentito l'affetto dei tifosi e il calore del gruppo. Da elemento estraneo a pietra angolare, il passo è breve. Ma per lui significa moto. E anche per il Toro.


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