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Brescia, lo sfogo di Corioni: "Niente aiuti e stadio inadeguato: qui non si può più fare calcio"

di Riccardo Billia

Sono diverse le strutture in Italia non adeguate al calcio. E spesso i presidenti vengono lasciati in balia della tempesta. L'ennesimo grido d'aiuto giunge dal presidente del Brescia, Gino Corioni, attraverso le colonne del quotidiano BresciaOggi: "Il Brescia è destinato a finire. Senza sostegni istituzionali e di qualcuno che mi dia una mano, dovrà ripartire dal basso e lo farà con qualcun altro. Corioni è un uomo solo, è troppo debole per imbarcarsi da solo nell’impresa di dare al Brescia quel che serve: uno stadio decente. Cedere la società? Chi volete che prenda il Brescia ora come ora? Ma avete visto in che condizioni siamo? Vi rendete conto che siamo la quinta provincia d’Italia dopo Milano, Roma, Napoli e Bari e come impianti siamo messi peggio di realtà molto più piccole e molto più disagiate? Io mi sono stufato.. Mollare tutto dall’oggi al domani non posso. E allora, finché avrò giovani di valore da vendere, ripulirò ancora un po’ i debiti e cercherò di restare in B finché posso".


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