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Ivano Bonetti: "La Sampdoria riuscirà a conquistare la promozione"

di Riccardo Billia
Fonte: Sampdorianews.net

In qualità di doppio ex della partita di questa sera Brescia-Sampdoria, Ivano Bonetti è intervenuto nella puntata radiofonica di "Sampdoria sempre con te" per commentare la delicata trasferta dei blucerchiati allo stadio "Rigamonti".

Che impressione ti ha fatto la Samp in questa prima fase di stagione?: "Credo che, al di là di qualche risultato negativo di troppo, la Samp abbia tutto il blasone per arrivare almeno al secondo posto. E' una squadra che ha un poteziale mica da ridere e secondo me alla fine conquisterà la promozione in serie A".

Ci sono giocatori che stanno faticando a trovare la giusta condizione. Uno su tutti Palombo: "Il problema è che quando si scende di categoria c'è chi si adatta subito e chi invece deve digerire la retrocessione, soprattutto quelli più attaccati alla maglia. E se si va in difficoltà all'inizio tutto è più complesso, ma penso che la Samp abbia troppa qualità per non uscire fuori da questo momento difficile".

Hai giocato in tante squadre contraddistinte dalle tifoserie molto calde, come Torino, Genoa, Samp, Brescia, Atalante e così via. Avere una tifoseria molto presente è sempre un bene o ci sono anche degli aspetti negativi?: "Ha anche dei lati negativi, senza dubbio. Se la squadra in rosa ha giocatori di grande personalità il pubblico diventa un fattore positivo, ma se ci sono giocatori che risentono della pressione diventa difficile esprimersi e anche le cose facili diventano difficili. Ecco perché certe piazze non sono per tutti i giocatori. Ci sono giocatori che devono avere certe caratteristiche per giocare in certi stadi".

Sei d'accordo con chi sostiene che a questa Samp manchi un elemento che sappia dettare i tempi di gioco in mezzo al campo?: "Credo che il capitano, se si ritrova , sia un giocatore di spessore, in grado di dettare i tempi di gioco. Il problema è che va superata questa retrocessione, che è stata inaspettata per tutti quanti. L'anno scorso ho seguito la Samp nelle ultime giornate e ho avuto la sensazione che i giocatori non credessero ai loro occhi di fronte all'ipotesi della retrocessione. Secondo me non è stata ancora smaltita la delusione perché questa squadra ha troppa qualità. Bisogna guardare le rose delle altre squadre. Se si pensa che la Samp non abbia un giocatore d'ordine in mezzo al campo, allora le altre squadre come sono messe? A parte il Torino, che è partito in quarta, e il Pescara, che vive sull'entusiamo dei giovani e del gioco di Zeman, le altre sono tutte inferiori".

I problemi della Sampdoria sono partiti tutti dalle cessioni di Cassano e Pazzini?: "Quando si vanno a toccare certi equilibri bisogna sapere quello che si fa. Ci poteva stare la doppia cessione, però un colpo importante si doveva fare. Hanno portato via tutta la forza della Sampdoria di colpo e lì davanti un pezzo importante andava preso. In tutte le categorie bisogna avere giocatori che la buttino dentro, se no si fa fatica".


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