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"Le regole, il rispetto, la reputazione". La serie B promuove il suo codice etico

di Marina Beccuti
Fonte: www. lega-serieb.it

Un sistema di regole da accettare e rispettare come fondamento per la convivenza all'interno di una comunità, quella sportiva. Per preservarla e valorizzarne la sua valenza sociale ed educativa, rafforzandone i valori.

La Lega Serie B scende in campo con tutta una serie di regole, progetti e codici che hanno l'obiettivo di promuovere un comportamento etico e far crescere il proprio livello di reputazione. Lo fa presentando il progetto dal titolo "Le regole, il rispetto, la reputazione. Le espressioni di un impegno per l'etica".

Un'istituzione responsabile, infatti, deve farsi carico di comportamenti, linguaggi, attività e rapporti, da promuovere e costruire nel tempo, con continuità e nella convinzione che non esistano soggetti che debbano essere rispettati più degli altri.

"Lo dobbiamo alla storia del nostro Paese e alle milioni di persone che credono e hanno creduto in questo sport. A tutti quei bambini che ogni giorno calciano un pallone e a quei tifosi che sono il patrimonio più ricco del calcio. Lo dobbiamo alla legalità che, in un sistema di diritto, è valore caratterizzante e anche a quella comunità con cui ci identifichiamo ogni giorno e a cui è doveroso contribuire nella crescita" dice il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi.

La volontà è costruire un modello di Lega nell'ambito della quale tutti i club associati e le persone che ne fanno parte sappiano riconoscersi, elaborando uno stile distintivo dell'essere parte della famiglia del calcio, capace di confrontarsi con la realtà sociale circostante.

Come?

Agendo con Norme e regolamenti: con l'inserimento cioè all'interno dell'organizzazione di modelli di controllo societari e ampliando, attraverso accordi collettivi con Aic, Aiac e Aipac, la fattispecie di riduzione o risoluzione del contratto, oltre ai casi di doping, ai casi di illecito o violazione normative in fatto di calcio scommesse.

Introducendo prima e rafforzando poi il meccanismo premiante in base al risultato in classifica raggiunto dalle società. Il 25% dei criteri di ripartizione delle risorse economiche dalla mutualità viene ripartito in base alla posizione finale e non ai risultati delle ultime quattro stagioni come accadeva fino allo scorso campionato. Identico metodo per il contributo di retrocessione, modulato a seconda della posizione finale: al quartultimo è distribuito più del terzultimo, che incassa più del penultimo e così via.

Curando gli aspetti legali, attraverso l'individuazione di un riferimento in rappresentanza della Lega, e quindi delle società, nei rapporti con le Procure sportive e penali e, inoltre, nello studio di proposte in tema di Costituzione, sempre della Lega, quale persona offesa e, in prospettiva, parte civile. Aspetti legali che individuino, infine, un'azione risarcitoria a favore delle società per danno d'immagine, patrimoniale e sportivo.

Individuando profili etici e di responsabilità sociale, attraverso la costituzione di un Comitato, presieduto dal professor Gianfranco Piantoni, che vigili sulla predisposizione e attuazione di un Codice etico della Lega nazionale professionisti Serie B e del Manifesto per il Rispetto che ne è parte integrante. Predisponendo e presentando il primo Bilancio Sociale della Lega, contestualmente al Bilancio e al Rendiconto Economico Finanziario 2011-2012.

Consolidando il progetto B Solidale, attraverso la costituzione di una Fondazione che sancisca la continuità nel tempo dell'impegno della Serie B in ambito sociale e solidaristico. Nella consapevolezza inoltre che chi opera nella responsabilità sociale ha e acquisisce valori e principi etici applicabili poi nella vita di tutti i giorni. Nella famiglia, nella società e, anche, nel calcio.

Prevedendo un giuramento solenne da parte dei capitani, insieme agli allenatori e alle società di tutte le squadre partecipanti al torneo cadetto, a inizio Campionato e su tutti i campi prima dell'inizio delle partite. Una promessa verso i tifosi, la maglia e la storia delle società.

Lanciando il progetto "Regoliamoci" quale strumento di conoscenza delle regole, premessa fondamentale per il loro accoglimento e rispetto. Il primo numero è dedicato al regolamento del gioco del calcio, con l'obiettivo di facilitare la conoscenza dei dettami e delle normative in tema di regole sportive. Aderendo e diffondendo, infine, d'intesa con la FIGC, la campagna Respect dell'UEFA, che coinvolgerà ad ampio spettro tutti i club, arricchita in termini di contenuti e attività dal Manifesto per il Rispetto, che è sintesi e al tempo sesso parte integrante del Codice Etico della LNPB.

Il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi ha detto che questa iniziative "è un'iniziativa di concerto e di responsabilità di tutti i protagonisti del mondo del calcio. La testimonianza che abbiamo dato oggi è quella che siamo disposti, tutti, a metterci in gioco per costruire qualcosa di positivo".

Il presidente della Figc Giancarlo Abete ha parlato di impulso importante perché non di immagine ma di sostanza: "Ha la forza di chiamare tutti a raccolta per dare il proprio contributo alla crescita del calcio".

Il presidente dell'Aia Marcello Nicchi ha commentato la giornata dicendo che "in questo caso il calcio ha organizzato qualcosa di serio".

Anche il presidente dell'Aiac Renzo Ulivieri ha parlato di responsabilità: "Questa iniziativa ci chiama tutti a fare la nostra parte e noi come allenatori ci siamo. Non fare nulla è già una colpa".

Pieno appoggio anche dall'Aic con il presidente Damiano Tommasi: "Stamattina abbiamo unito alle parole i fatti. Ed è importante perché per fare i fatti dobbiamo credere alle parole e per dare un senso alle parole dobbiamo fare i fatti".

Il presidente del Comitato etico della Serie B Gianfranco Piantoni ha spiegato il perché del giuramento: "I codici etici sono importanti ma sono le singole parole, le singole idee che possono riassumere tutte le norme e rimanere impresse".


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