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Padova, Cestaro: "Italiano e Ruopolo? Puliti. Ma me ne devo andare da questo calcio di farabutti"

di Riccardo Billia

Ha passato momenti migliori, il presidente del Padova, Marcello Cestaro. La sua squadra non vince da tempo immemorabile, e un posto ai play-off rischia di non essere più un obiettivo raggiungibile. Se non bastasse, due giocatori biancoscudati, Italiano e Ruopolo, sono appena stati deferiti dal giudice Palazzi per l'inchiesta calcioscommesse. Il numero veneto afferma a Padovagoal.it la sua amarezza: "Non sono neanche arrabbiato, sono deluso. Il calcio mi preoccupa evidentemente, ma è l’azienda che mi preoccupa, oggi la distribuzione non va bene. Qualcuno dei nostri ha problemi? Ho detto loro di lasciar stare, abbiamo buonissimi avvocati come Grassani che possono difenderli e che stiano tranquilli perchè non hanno fatto nulla. Ci sono tanti delinquenti che mettono in bocca parole ad altri per salvarsi! Questo non è il mio mondo, c’è di tutto e di più, troppi delinquenti. Questo mondo mi appartiene sempre meno, mi viene sempre più voglia di staccarmi col passare del tempo! Io mi sento che devo allontanarmi da questo mondo, non è il mio mondo di delinquenti e farabutti. Non è simpatico quando ti accusano, questi giocatori hanno figli e famiglia. Se mi fido dei miei ragazzi? Sì! Oggi ho detto solo che devono fare nove punti e basta, e che le parole non contano più! Il calcioscommesse? Ci vuole pulizia, attaccateli al muro! Bisogna mandare tutti quelli che hanno sbagliato, se i giudici sono seri non devono ascoltare nessuno, trovarsi in un’aula da solo e andare giù con la mazza".


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