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Per il Novara è tempo di crisi

di Marina Beccuti
Fonte: ForzaNovara.it

Quello che abbiamo visto a Bergamo stato un Novara troppo brutto per essere autentico. Che differenza da quella squadra che 20 giorni fa aveva calcato lo stesso terreno verde con ben altro spirito, tenendo validamente testa alla grande Atalanta. Se dovessimo basarci solo sulla partita con l'AlbinoLeffe le bocciature sarebbero totali e solenni e le prospettive per il futuro assai poco incoraggianti. Ma si spera di voltare subito pagina.

Già nei primi minuti le brutte sensazioni facevano capolino. Il Novara teneva il controllo delle operazioni senza però mai mostrare intensità e/o precisione per affondare i colpi. Per contro l’AlbinoLeffe ha preso coraggio quasi subito e tutte le ripartenze dei blucelesti rappresentavano un pericolo per la nostra difesa.

Si pensava (si sperava) che il gol di Gonzalez avrebbe potuto cambiare l’inerzia del match a nostro favore. Invece la squadra di Mondonico ci ha schiacciato subito in area, mettendo a nudo la nostra estrema fragilità sui calci d’angolo. Centurioni ha avuto sulla testa la palla gol del nuovo vantaggio prima della nostra resa totale d’inizio ripresa. Sull'1-3 non c’è più stata partita ed è risultata imbarazzante l'incapacità di creare pericoli contro un avversario ben chiuso in area.

Purtroppo abbiamo capito perché Tesser insiste sempre sugli stessi uomini. Le alternative non hanno offerto un solo motivo per farsi preferire a chi tira abitualmente la carretta. Ma non è il caso di trovare capri espiatori. Tutta la squadra non ha funzionato e dopo una domenica da incubo si salva solo il gol di Gonzalez.

Questa squadra non ha inquietudini di questo tipo, ma ha un organico certamente inferiore a quello di Atalanta e Siena, le due corazzate che andranno in A con pieno merito. Non è uno scandalo farsi staccare da loro. Il vero dispiacere è avere perso troppo presto per strada quel gioco che aveva raccolto consensi tra gli appassionati di tutta Italia. Era impensabile mantenere quella brillantezza per 42 giornate, ma brucia non averne conservato nemmeno frammenti di quelle caratteristiche tanto invidiate. Sembra quasi che ad un certo punto (dopo Siena ?) sia cominciato un altro campionato per noi e questa squadra abbia solo il nome (ed i punti) di quella formazione che praticava un calcio spettacolare ed efficace.

E sabato arriva quell’Ascoli che con il Torino ha dato una grande impressione di volontà e carattere malgrado la classica giornata storta ed un passivo troppo pesante. Non so se con i marchigiani rivedremo il vero Novara. Mi piacerebbe ammirare di nuovo la squadra orgogliosa e convinta di qualche tempo fa. E’ comunque consolante sapere di avere toccato il fondo (2 vittorie in 15 partite sono davvero pochine…) e di essere, in ogni caso, terzi in classifica in serie B.


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