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Asta, me ne vado perchè...

di Marina Beccuti

Il ruggito del giaguaro, già perchè Tonino Asta lascerà il Torino, probabilmente, non per colpa sua e vuole essere ricordato per quanto di buono ha fatto e porà ancora fare, a quanto pare lontano dal mondo granata. Al momento ha portato il Torino Primavera al secondo posto raggiungendo la Final Eight. Dopo aver dato l'addio nel giorno del derby vinto, Asta al Tuttosport ha voluto specificare: "Dopo il derby ho detto quello che era giusto che dicessi in seguito a giorni e giorni di riflessione, ma mi son sentito rispondere che non avrei dovuto nemmeno farlo e, con rammarico ho notato come siano state dette addirittura cose non vere da parte della società. La verità è che ho deciso di andare via perchè mi era stato fatto capire chiaramente come ormai l'intenzione fosse quella di cambiare, e sono almeno quattro mesi che in società si sta lavorando ad un altro progetto". Il tecnico della Primavera ha poi aggiunto: "Io continuo a voler ringraziare il Toro per l'opportunità che mi è stata offerta in questi sette anni, però ho dato tanto e non voglio che passino idee sbagliate sul mio conto e sulla mia lealtà nei confronti di tutto il Toro". Parole sicuramente sincere di un uomo che non è mai sceso a ricatti o compromessi. Un grande capitano prima, un bravo allenatore delle giovanili dopo, con un futuro di successo. Peccato che spesso la gente che merita di stare al Toro venga messa alla porta per far posto a chi magari dentro non ha esplicito quel granatismo che piace tanto ai tifosi.


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