Antonelli: "Mi dispiace non essere domenica a Torino"

10.07.2010 14:44 di  Raffaella Bon   vedi letture
Antonelli: "Mi dispiace non essere domenica a Torino"
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© foto di Federico De Luca


Dopo la stagione con la maglia del Torino, Filippo Antonelli ha fatto ritorno a Bari, ma il suo futuro rimane incerto. Tanti i club che lo seguono dal campionato cadetto, ma non è escluso la possibilità di rimanere in Puglia e misurarsi con il massimo campionato. In questa intervista l'esterno di centrocampo ci svela i suoi progetti e le sue speranze per il futuro.

Dopo il campionato con il Torino speri di rimanere a Bari quest'anno?
"Se dovessi partire per il ritiro è normale che ci spero essendo anche serie A. La cosa migliore sarebbe quella di partire con una squadra e andare fino in fondo, ma se dovessi partire col Bari, come ho detto, vediamo che succede".

Il Torino partirà domenica, ti dispiace non essere con loro?
"Sì, mi dispiace perché sono stato bene e poi ero legato avendo fatto lì il settore giovanile. In ogni caso loro hanno fatto le loro scelte e va bene così".

Si parlava negli ultimi tempi di un tuo passaggio al Livorno e di un approdo di Pulzetti a Bari. Ora che lui è arrivato per te può esserci il trasferimento in amaranto?
"Credo sia possibile e comunque Livorno è una piazza che mi piace molto".

A cercarti sono anche Pescara e Vicenza.
"Pescara è la squadra della mia città e giocarci sarebbe bellissimo essendo anche tifoso. A Vicenza c'è Maran, che conosco, e sicuramente andrei a stare bene. L'unica cosa che chiedo è trovare per me una soluzione ideale e definitiva. Non vorrei andare in prestito e poi tornare indietro ancora una volta".

In casa Torino ti aspettavi il divorzio con Sereni?
"Ci poteva stare perché lui aveva fatto un campionato strepitoso ed è fortissimo. Normale che sia cercato dalla A. Inoltre la società può aver pensato di ridimensionare un po' gli ingaggi e lui era uno di quelli che guadagnava di più. In ogni caso a Torino era un idolo".

Una cosa è certa: il Torino ripartirà da Bianchi.
"L'avevo detto in passato, ero sicuro che sarebbe rimasto. Lui ha bisogno di sentirsi protagonista al cento per cento".

Da chi altri ripartiresti?
"Penso debbano ricostruire una squadra come quella nata a gennaio, che giri intorno a Bianchi. Se andiamo a vedere i punti di questo girone di ritorno sono 41, una media da promozione diretta".

Parlando anche dei Mondiali, ti aspettavi l'Olanda in finale?
"Sì, me l'aspettavo".

Una squadra che non può prescindere da due giocatori come Sneijder e Robben, scartati la scorsa estate dal Real Madrid. Un errore colossale?
"Sì, secondo me Sneijder vince il Pallone d'Oro perché ha fatto un'annata strepitosa. Averli in squadra non è poco e, appunto, sono ben in due".

Ti aspettavi questa pessima figura dell'Italia?
"Un pochino era nell'aria, ma è ovvio che dispiace per i giocatori".