ESCLUSIVA TG – Damascelli: “Maksimovic non vale meno di Romagnoli e Cairo lo sa”

16.07.2015 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
ESCLUSIVA TG – Damascelli: “Maksimovic non vale meno di Romagnoli e Cairo lo sa”
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Tony Damascelli è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Con Damascelli, giornalista de “Il Giornale”, abbiamo parlato dell’interessamento del Milan per Maksimovic.

 

Galliani si è sentito dire di no dalla Roma per Romagnoli quindi potrebbe virare su Maksimovic, che Mihajlovic ha già allenato quando era commissario tecnico della Serbia. Quanto questo scenario può essere realistico?

“Sarò realistico quando Urbano Cairo deciderà di vendere il giocatore d’innanzi a un’offerta interessante. Il presidente Cairo sa fare benissimo i conti e non li ha sbagliati negli ultimi anni. Mi riferisco a conti su giocatori che erano sconosciuti e che grazie al lavoro di Ventura, come dimostra lo score del mister non solo a Torino, sono diventati uomini mercato. Questi giocatori sono diventati uomini mercato non certo per merito di Cairo o di chi ha assistito il presidente in questi anni, Petrachi nello specifico. Giocatori che cambiano la loro carriera grazie al loro allenatore al Torino sono parecchi e basta pensare ai colpi dell’anno scorso o a quello di quest’anno di Darmian e, secondo me, anche di Maksimovic e gli altri che il Torino potrebbe ancora vendere ossia Glik e Peres. Glik e Maksimovic li ritengo giocatori di maggiore garanzia perché Peres in dieci partite è il più forte di tutti e poi magari nelle altre, non dico che si eclissi o scompaia, ma ha prestazioni di tono minore. Glik, invece, è una garanzia a livello caratteriale, tattico e di reparto. Maksimovic è cresciuto parecchio e potrebbe essere l’uomo per il Milan se, come dicevo, Urbano Cairo riceverà da Galliani un’offerta interessante. Io mi chiedo perché un giocatore di vent’anni come Romagnoli per la Roma valga oltre trenta milioni di euro e per il Milan almeno venticinque e invece Maksimovic molto meno. Non ne capisco proprio il perché e in base a quale valutazione di mercato. Forse è una valutazione degli agenti o di alcuni grandi professionisti di queste trattative. Cairo sa benissimo di avere tra le mani un bel patrimonio e farà due conti e ritengo che nel caso in cui dovesse arrivare quest’offerta superiore ai venti milioni, venticinque - parlo di una cifra folle, ma sono folli tutte le cifre di questo mercato perché siamo in un periodo nel quale non stiamo viaggiando nell’oro – potrebbe pensare di cedere Maksimovic”.

 

Se Galliani telefonasse a Cairo dicendo che per il serbo offre quindici milioni in contanti, senza contropartite tecniche una trattativa si avvierebbe?

“Credo che Cairo non ci starebbe perché penso che voglia di più. E poi Maksimovic che farebbe? In molti pensano che andare al Milan sia un salto di qualità, ma è un punto interrogativo. Mihajlovic è un ottimo mister e, come ricordava lei prima, ha già allenato il difensore, però non si sa che tipo di stagione disputerà la squadra rossonera. Il Torino non può essere l’asilo per tutti i calciatori di un certo talento in modo che poi vadano alle superiori, il Torino è anche una scuola superiore come dimostrano i risultati degli ultimi anni. Il Milan era l’università del football, però nelle ultime stagioni non lo è più stata e non ci sono grandi segnali, a mio parere, che in questa stagione possa ottenere grandi risultati. Il Milan ha fatto investimenti sul fronte offensivo prendendo giocatori non giovanissimi e zero su quello difensivo, per quel che riguarda la qualità, quindi deve scegliere in questo momento i giocatori giusti. Si ipotizzava quindici milioni in contanti per Maksimovic, ma è da vedere se è la base per trattare. Ventura sa che privandosi di Maksimovic o di Glik in seconda battuta non può ricominciare come sempre con il pane secco dopo aver avuto le brioches, tra l’altro il pane secco è stato trasformato in brioche proprio da lui. Io fossi in Cairo ci penserei su e non accetterei a bocca aperta il boccone del Milan”.

 

 

Mihajlovic potrebbe fare pressioni sulla dirigenza per ottenere Maksimovic o eventualmente Glik in modo da rafforzare la difesa?

“Il Milan in questo momento ha prolungato il contratto a Mexes e il francese non ha bisogno di ulteriori presentazioni o commenti. Il Milan è stato quasi costretto, sotto un certo punto di vista, ad allungare il contratto a questo giocatore che è inaffidabile ed è un giocatore e non un grande giocatore e la nazionale francese ha avuto dei grandissimi stopper, come si chiamavano una volta i difensori centrali. Glik e Maksimovic sarebbero un valore aggiunto per il Milan e lo sono per il Torino che non è reduce come i rossoneri da una stagione fallimentare e quindi figuriamoci se non lo sarebbero per il Milan stesso”.

 

Sono operazioni di mercato che se si concretassero avrebbero tempi lunghi?

“Sì, perché non si può pensare che si chiuda una trattativa che ha cifre intorno ai venti milioni nel giro di un giorno. A meno che Maksimovic, il suo agente e Cairo non abbiamo già definito il futuro tecnico e professionale del giocatore medesimo. Tutto sta sulla scrivania di Cairo che sotto questo profilo può dare lezioni a Galliani sulla gestione del patrimonio”.

 

I tifosi del Toro sarebbero molto preoccupati se fosse variata la difesa.

“E lo sarebbero giustamente”.

 

Cairo aveva detto in prima battuta che nessun big sarebbe stato ceduto dopo giugno, poi aveva spostato il tiro alla partenza per il ritiro a Bormio e in Valtellina Maksimovic e Glik ci sono, ma non tutti sono certi che saranno in organico anche il primo settembre a mercato chiuso. Bisogna credere o non credere?

“Ricordiamoci quando è andato via Cerci, non lo dico per affermare che Cairo sia un menzognero, ma queste sono le regole o il cliché del calciomercato. In giro ci sono grandi Pinocchio e spesso e volentieri noi giornalisti abbocchiamo oppure approfittiamo delle bugie, non delle menzogne, perché fanno parte del gioco. Il calciomercato è un gioco che affascina tutti, c’è il fantacalcio e c’è il fantamercato e ci sono trasmissioni televisive su grandi network che durano ventiquattro ore e vanno in onda tutti i giorni sul calciomercato quindi figuriamoci. Se fossero tutte vere le notizie che quotidianamente i giornali, le televisioni, le radio e i siti diffondono sul mercato le squadre sarebbero composte da cento giocatori e ogni calciatore cambierebbe squadra cinquanta volte a stagione. Vi racconto un aneddoto. Tantissimi anni fa, quando esisteva un solo canale televisivo, a Napoli c’era un giornale di grande tiratura e diffusione che si chiamava “Sport Sud” che era un settimanale molto vicino al Calcio Napoli e un’estate titolò: “Sivori al Napoli”, ma Sivori rimase alla Juventus. L’estate successiva di nuovo un titolo a nove colonne: “Sivori al Napoli” e Sivori rimase ancora alla Juventus. Il terzo anno il titolo fu: “Sivori al Napoli. Questa volta è vero”. Quindi ammisero loro stessi che le prime due volte avevano bluffato. Nessuno oggi si permetterebbe di avere altrettanta auto-ironia, però sarebbe bello ogni tanto prendersi in giro oltre che prendersi sul serio e ammettere certe bufale”.