Nel pari del Torino con il Sassuolo silenzio del Var: non sanzionato un fallo su Zaza

Al gol di Belotti ha risposto Brignola. Annullata nel finale la rete di Falque per fuorigioco. I neroverdi più attivi in fase offensiva. Allontanato De Zerbi.
22.12.2018 21:18 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Simone Zaza
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Simone Zaza
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il Var ancora una volta ha deciso di non sollecitare l’arbitro in campo ad andare al monitor per verificare un fallo in area subito dal Torino e di conseguenza un altro rigore non è stato dato. Il numero delle ingiustizie clamorose subite dalla squadra di Mazzari in questo campionato così sale a nove. Nell’episodio incriminato l’arbitro Banti in campo non era distante dal fattaccio e anche Aureliano al Var con Bindoni a supportarlo non hanno ritenuto che la chiusura di Marlon e Rogerio su Zaza (19’) fosse da sanzionare, ma il fallo c’era eccome! Il risultato era sullo zero a zero e grazie al successivo gol di Belotti (54’) forse il Torino avrebbe portato a casa i tre punti e non sarebbe bastata al Sassuolo la rete di Brignola (92’) per pareggiare. Ovviamente non c’è la certezza assoluta perché i rigori vanno poi trasformati, ma se neppure si danno … Giusto, invece, l’aver annullato il gol di Falque (94’) per fuorigioco di Ola Aina. Punizione a giro dello spagnolo ribattuta della barriera, ma l’azione era proseguita e la palla era arrivata a Aina (in fuorigioco con altri sei compagni) che aveva messo al centro un cross basso e Falque, che si era incuneato nell’area piccola, con il mancino di prima intenzione aveva freddato Consigli. Corretto anche il rigore non dato per l’atterramento in area di Di Francesco da parte di Ola Aina perché il guardialinee aveva già segnalato il fuorigioco del calciatore neroverde (58’) e di conseguenza il Var ha fatto tornare sulla sua decisione Banti che tutto subito aveva concesso il penalty.

La premessa era doverosa per i precedenti e perché era una partita con prospettiva sull’Europa League poiché Torino e Sassuolo sono in lotta per questo traguardo e il campo ha detto che entrambe le squadre possono ambire all’obbiettivo, ma, a prescindere da arbitri e loro assistenti e varisti, devono tener conto delle altre concorrenti e per raggiungere uno dei posti utili devono essere più efficienti sotto porta, sia per quel che riguarda l’ultimo passaggio sia nella precisione dei tiri. Neroverdi e granata si sono affrontati a viso aperto, mantenendo un discreto ritmo e creando occasioni dal gol, in numero maggiore il Sassuolo, però, non sono andati oltre l’uno a uno e questo li ha penalizzati un pochino in classifica a causa delle vittorie di Sampdoria e Fiorentina e non hanno dato un grande aiuto le sconfitte del Milan e dell’Atalanta e il pareggio del Parma. Per Zaza era anche la partita del riscatto dopo che nel derby aveva co-causato con Ichazo il rigore che aveva deciso la sfida con la Juventus e in precedenza non aveva convinto molto quando mandato in campo e il giocatore ha dato una risposta positiva. Stesso discorso per Ichazo che si è dimostrato attento e reattivo.

De Zerbi ha optato per Matri al centro del tridente offensivo con Berardi e Di Francesco ad agire più larghi. In mezzo ha messo Locatelli, Bourabia e Sensi e a protezione di Consigli ha collocato al centro la coppia Marlon-Ferrari e sugli esterni Lirola e Rogerio. Mazzarri, come aveva praticamente detto nella conferenza stampa pre-partita, si è affidato alla coppia d’attacco formata da Belotti e Zaza. A centrocampo Aina è stato preferito a De Silvestri a destra e sulla sinistra è stato schierato Ansaldi, mentre al centro Rincon era il vertice basso, Baselli in più occasioni aveva compiti da trequartista e a completare il terzetto c’era Meïté. In difesa tra i pali Ichazo, Sirigu non ha ancora recuperato dall’infortunio che lo aveva costretto a chiedere il cambio dopo venti minuti nel derby, e davanti a lui Izzo, N’Koulou e Djidji.
Le squadre sin da subito si sono affrontate a viso aperto e a seconda dei momenti hanno condotto il gioco che nel complesso è stato equilibrato. Il Torino ha pressato alto e il Sassuolo ha tenuto alta la linea difensiva. Zaza in parecchie occasioni è finito in fuorigioco, ma si è distinto per la voglia di essere funzionale e utile alla squadra e per l’assist a Belotti. L’intesa fra i due è in crescendo. Aina ha patito a tratti Di Francesco e quando si è spostato a sinistra, a seguito dell’ingresso di De Silvestri al posto di Ansaldi (60’), alle prese con Berardi ha avuto vita più facile perché il neroverde è quasi sparito nella ripresa dopo un primo tempo brillante. Ansaldi non ha ancora i novanta minuti nella gambe, ma per tutto il primo tempo è stato una spina nel fianco del Sassuolo fornendo palloni invitanti ai compagni. De Silvestri ha fatto meglio di Aina, però, è stato meno propositivo di Ansaldi. Rincon ha rischiato l’espulsione per aver calciato via la palla dopo che in precedenza era stato ammonito per un fallo non così necessario su Berardi e, soprattutto, non ha contrastato a dovere Brignola in occasione del pareggio. Meité ha disputato una partita a corrente alternata. Baselli è stato più efficace nel limitare gli avversari che nel pungerli. Izzo, N’Koulou e Djidji si sono confermati più che affidabili. Ichazo è stato provvidenziale nel sigillare la sua porta su Berardi e Matri, ma avrebbe potuto fare di più in occasione del gol di Brignola. Falque e Lukic, entrati rispettivamente al posto di Zaza (80’) e Baselli (88’), non hanno avuto tanto tempo per incidere, ma lo spagnolo per poco non ha regalato i tre punti al Torino dimostrando di aver superato affaticamento muscolare che gli aveva impedito di giocare il derby e, soprattutto, di essere, fondamentale nelle manovre offensive dei granata.
Il Sassuolo è riuscito a creare un numero maggiore di occasioni da gol, ma non le ha sapute sfruttare a fondo per errori propri,  e bravura dell’avversario. Su traversone di Locatelli Di Francesco di testa ha anticipato Djidji, ma il pallone è finito un po’ alto  (19’). Tiro-cross di Lirola che è stato intercettato da Izzo (23’). Su imbucata di Belotti Zaza ha incrociato con il mancino e Consigli in seconda battuta ha evitato che Baselli lo anticipasse nella ribattuta (25’). Berardi, dopo aver scartato Djidji, ha servito Di Francesco che, però, ha solo sfiorato la palla con la nuca (27’). Su cross di Ansaldi si sono avventati Belotti e N’Koulou, ma il gioco era stato fermato per offside del “Gallo” (30’). Una serie di finte e contro finte di Matri sono state vanificate prima della conclusione in porta (34’), nell’occasione l’attaccante ha reclamato per un presunto fallo di mano. Su cross di Rogerio Djidji ha mancato la chiusura e Berardi ha impattato male di testa favorendo l’intervento di Ichazo (36’). Su uno spiovente di Ansaldi Zaza di petto ha evitato l’intervento di Marlon, ma non la chiusura di Ferrari prima di tirare con il mancino (43’). Perfetto traversone di Lirola per Matri che in rovesciata si è visto negare il gol da Ichazo (50’). Imbeccata di Bourabia per Berardi che ha tirato un po’ sopra la traversa (54’). Palla in profondità di Zaza per Belotti che dopo essersi coordinato ha insaccato con un diagonale (55’), portando così in vantaggio il Torino. Sponda di Babacar (subentrato al 77’ a Locatelli) per Rogerio che con un tiro un po’ troppo centrale non è riuscito a sorprendere sul primo palo Ichazo (78’). Su un pallone vagante in area su calcio d’angolo Ferrari è arriva per primo, ma da pochi passi ha mandato alto sopra la traversa (79’). Per proteste De Zerbi è stato allontanato (82’). Slalom di Bourabia con a seguire carambola che ha messo Berarrdi nella condizione di avventarsi sulla palla e tirare con il destro, ma una deviazione ha mandato la sfera non di molto a lato (91’). Tracciante di Lirola ben calibrato sul secondo palo dove Brignola di testa ha anticipato Rincon insaccando alle spalle di Ichazo e facendo così pareggiare la sua squadra (92’). L’ultimo sussulto della partita è stato il gol annullato a Falque (94’).

Il pareggio finale per il gioco prodotto dalle due squadre è stato il risultato più appropriato, ma non è ammissibile che il Torino continua a subire errori arbitrali non corretti da chi è addetto al Var. Non si tratta di lamentarsi sempre o di essere piangini perché le immagini sono sotto gli occhi di tutti e solo chi di dovere non vede. Poi ha ragione Mazzarri che al termine della partita a Radio Rai l’ha commentata dicendo: “Non mi è piaciuta la mia squadra, sono stati bravi a pressarci, non abbiamo giocato come contro Juve e Milan. Avremmo comunque meritato di vincere, abbiamo avuto tante occasioni, ma se non chiudi la partita poi fai la sciocchezza di buttare via due punti. Se fossimo andati in vantaggio con il rigore non ci sarebbe stato nulla di strano, sono arrabbiato sia per i nostri errori sia per gli episodi arbitrali. Secondo me il rigore era abbastanza clamoroso, quando un difensore va diretto sulla gamba dopo che l'avversario l'ha stoppata secondo me è rigore. Il Sassuolo è una signora squadra che gioca in modo propositivo, si poteva andare in vantaggio più volte ma siamo finiti spesso in fuorigioco. Da un punto di vista dell'approccio adrenalinico loro ne hanno avuto di più, dobbiamo crescere in quanto a continuità e fare cose più da squadra”.