ESCLUSIVA TG – R. Galli: “Da Torino e Fiorentina mi aspetto una gara accesa, ma anche tesa e dura”
Fonte: Elena Rossin
Riccardo Galli è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Galli è un giornalista del quotidiano “La Nazione” e con lui abbiamo parlato della partita di questa sera fra Torino e Fiorentina.
Torino e Fiorentina sono due squadre che hanno forse un valore simile e anche uguali ambizioni. I granata ricercano ancora il giusto equilibrio per non sbagliare le partite e avere rimpianti e i viola in trasferta faticano. Che partita sarà?
“Dalla Fiorentina mi aspetto un salto di qualità in trasferta perché la squadra ha fatto buone cose in questa stagione in casa, ma in trasferta non l'ha mai brillato. La partita con il Torino e uno scontro diretto e di conseguenza i viola possono fare bene. Dal Torino mi aspetto una partita "cattiva" perché ho visto i granata "feriti" dal risultato contro il Bologna e questo renderà la partita più accesa e più bella forse da vedere, ma allo stesso tempo anche tesa e dura”.
La Fiorentina ha una squadra giovane e alle volte manca d’esperienza. E’ questo forse il problema soprattutto in trasferta?
“La Fiorentina è una squadra molto giovane anche per scelta e questo la fa rischiare di più rispetto ad altre formazioni, ma questa può essere una stagione di transizione come fu la scorsa e si tratta di un rischio conosciuto. Penso che Pioli sia l'allenatore giusto per ammortizzare al meglio questo tipo di rischio e comunque, come dicevo prima, la Fiorentina deve trovare un equilibrio perché in casa, anche se la squadra è giovane, sta facendo cose veramente positive e la partita con il Cagliari è stata solo una parentesi. Mentre in trasferta l'aver scommesso su una squadra di ragazzi più di prospettiva che non di giocatori per l'immediato l'ha messa in difficoltà e, forse, il primo vero esame è proprio quello di questa sera con il Torino”.
Il problema della Fiorentina è il centrocampo che forse non supporta abbastanza la squadra soprattutto in fase offensiva?
“Il centrocampo sicuramente qualche problema l'ha avuto e questo ha portato la Fiorentina a essere meno concreta di quello che vorrebbe. La difesa è andata finora bene, mentre le difficoltà maggiori in questo momento le ha il reparto offensivo. Se a centrocampo la squadra è stata spesso brava ad arginare il gioco avversario e tutto sommato attenta con Veretout a ripartire, cosa che l'anno scorso faceva sicuramente meglio con Badelj ma che comunque riesce a fare ancora, in attacco il problema è che Pjaca non ha ancora convinto e Simeone è entrato nel coro d'ombra che ogni attaccante ha nel corso di una stagione e che non lo porta a segnare. Se la Fiorentina trovasse un maggiore equilibrio e di conseguenza una maggiore forza in fase offensiva sicuramente sarebbe una squadra migliore e molto più forte”.
Da questo punto di vista anche il Torino ha delle pecche perché Belotti è fermo a quota due gol e non sta brillando e Zaza lo si vede a intermittenza come Soriano. Sarà interessante vedere sotto quest’aspetto cosa faranno le due formazioni a confronto diretto?
“Io sono d'accordo quando in questa fase della stagione si mette a confronto la "crisi" di Belotti con quella di Simeone. Belotti è un attaccante fortissimo e lo è anche Simeone anche se non ho ancora gli stessi livelli del "Gallo". Questa è una somiglianza vera, è una somiglianza concreta e questo deve andare a svegliare le due squadre perché se entrambe in questo momento avessero i loro attaccanti nella condizione migliore assisteremo a una partita ugualmente bella e spettacolare, ma probabilmente anche ricca di gol. Invece si rischierà questa sera di vedere una partita tesa, meno spettacolare e in attesa che uno dei due si sblocchi e possa fare sì che la situazione prenda a favore della propria squadra una piega positiva”.
Secondo lei chi ha più da perdere in questa partita?
“Più il Torino della Fiorentina perché mettendomi nei panni del Toro e in quelli di Mazzarri e di Cairo, che hanno davvero una squadra che merita una posizione migliore in classifica, nel caso il Torino non dovesse vincere, non dico perdere ma pareggiare, credo che per i granata sarebbe un passo falso sensibile in questa stagione. È chiaro che una sconfitta per entrambe aprirebbe un periodo delicato. La Fiorentina a mio avviso ha due risultati a suo favore, la vittoria ovviamente e anche il pareggio, mentre il Torino per evitare di entrare in una situazione un po' critica deve assolutamente vincere”.
Il Torino anche se pareggiasse venendo rimontato si troverebbe in una situazione difficile perché sarebbe la terza volta consecutiva e questo diverrebbe un problema endemico.
“Sì lo diventerebbe perché nei numeri, nei nomi e nella struttura della squadra e della società il Torino deve e può fare meglio e deve approfittare di partite come quella con la Fiorentina, che è sulla sua stessa lunghezza d'onda e che ha le stesse ambizioni. Il Torino se dopo quello che è successo con il Bologna non riuscisse a fare il massimo con una squadra come la Fiorentina sicuramente aprirebbe uno scenario un po' più complicato”.
Secondo lei Torino e Fiorentina hanno le carte in regola per lottare per l'Europa League oppure ci sono troppe altre squadre più forti?
“Gli avversari e le squadre più forti ci sono, pero, a domanda diretta rispondo che Torino e Fiorentina possono lottare per l'Europa League. In campionato c'è un gruppo di squadre intoccabili che sono veramente più forti e le lascio stare, ma nel pacchetto di quelle che invece puntano all'Europa League granata e viola ci stanno perché poi qualcuna delle altre concorrenti, ad esempio il Milan o anche la Roma che sta vivendo una stagione molto strana, potrebbero fallire gli obiettivi e scivolare più in basso in classifica avendo una stagione meno facile del previsto e il Torino e la Fiorentina devono essere lì pronte a inserirsi. Era così già la scorsa stagione ed è, secondo me, così anche quest'anno e probabilmente proprio chi tra le due dovesse prendere un posto in Europa League forse lo soffierà all'altra ed è per questo che negli scontri diretti è importante vincere”.