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ESCLUSIVA TG – Romano: “Gli esterni di Torino e Milan potranno essere la chiave di volta per la vittoria”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Francesco Romano è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Romano è un ex calciatore che ha militato dal 1989 al 1991 nel Torino e in precedenza nel Milan dal 1979 al 1983. Attualmente è un procuratore sportivo. Con lui abbiamo parlato della sfida di questa sera fra le sue ex squadre.

Che cosa si aspetta dalla partita fra Torino e Milan?

“Intanto è una partita non da tripla, ma da 1 oppure 2. Non un pareggio proprio per il momento e le opportunità che hanno le due squadre. E’ un occasione da non perdere per entrambe per rimanere attaccate ai treni europei quello per la Champions per il Milan e quello per l’Europa League per il Torino. Ma, soprattutto, per l’idea di calcio che hanno in questo momento e, quindi, sanno perfettamente che solo la vittoria può dare un senso a questo periodo. E’ chiaro che se sia il Milan non dovesse vincere rientrerebbe in un altro discorso: quello dell’Europa League. Mentre per il Torino una sconfitta chiuderebbe la porta dell’Europa. Mi aspetto, quindi, da questa partita meno tatticismi del solito”.

Quali sono i punti di forza di Torino e Milan che ogni squadra può sfruttare per provare a vincere?

“Gli esterni delle due squadre possono essere determinanti. Sono esterni che si spostano anche molto in mezzo al campo e non essendo solo dritto per diritto quando vanno in mezzo al campo possono far male agendo tra le linee. Per Torino e Milan gli esterni possono essere la chiave di volta della partita e del risultato finale, trattandosi di esterni di qualità”.

Tenendo conto dell’andamento in campionato delle due squadre quali insidie ci potrebbero essere?

“Credo che questa partita vada incasellata fuori dal momento delle due squadre perché la gara è infrasettimanale e dovendo disputare tre match in una settimana alla fine qualche ragionamento sulla partita successiva inevitabilmente verrà fatto. Pero, allo stesso tempo, sono convinto che sfuggirà un po’ alle regole consuete nel senso che sarà poco pensata e molto istintiva proprio perché ogni squadra è spinta dall’ultima occasione di cui parlavo prima. Parlo di ultima occasione perché le altre concorrenti agli stessi obiettivi corrono e, di conseguenza, le due squadre non penseranno tanto ai pareggi che hanno ottenuto con il Chievo e con il Napoli, questo è stato un pareggio di prestigio per il Milan. Penseranno, invece, ad attaccare e a portare a casa i tre punti perché solo la vittoria serve ed ecco il motivo per cui questa gara sfugge a ogni tipo di pensiero. Non è la partita per pensanti”.

Per il Torino, che ha davanti in classifica Fiorentina, Atalanta e Sampdoria e che oggi giocherà con il Milan e domenica con l’Atalanta, la situazione è forse ancora più delicata?

“Sì, certo. Come dicevo prima, non c’è tempo e modo di riflettere e pensare e si deve giocare solo per vincere. Gli avversari non aspettano e penso che questo sia un bene per le qualità delle due squadre che hanno entrambe la possibilità di vincere questa partita. Ho la sensazione che sia una gara nella quale non si debba andare tanto per il sottile, ma che si debba spingere a tutto gas”.

Dal punto difensivo e offensivo come vede messi Torino e Milan?

“Bene, i reparti difensivi di entrambe le squadre sono affidabili. Il Milan ultimamente ha avuto dei problemi a causa di squalifiche e infortuni, però, chi ha giocato ha fatto bene e ha dimostrato affidabilità. E’ chiaro che in una partita di questo tipo le difese saranno messe sotto pressione perché prevedo molti capovolgimenti di fronte. Sarà una partita godibile dal punto di vista dello spettacolo.
Gli attaccanti sono di livello. Belotti sta tornando ad essere quello dei tempi migliori e, comunque, non manca mai nel profondere generosità di prestazione, poi, in qualche occasione gli può venire meno il gol, però, il reparto difensivo avversario lo tiene sempre sotto pressione e gli esterni del Torino sono bravi a creare occasioni. Nel Milan o il giovane Cutrone o Kalinic, ci sono varie e valide soluzioni. Siamo di fronte a due squadre interessanti”.

Anche se si disputeranno tre partite in una settimana Ljajic in posizione di trequartista è la soluzione ideale?

“Sì, anche perché, secondo me, quella con il Milan potrebbe essere la sua partita. E’ un giocatore che può inventare il tocco vincente da un momento all’altro, così come possono farlo Suso e Calhanoglu. Credo che non saranno in evidenza le prestazioni dei centrocampisti, ma di quei giocatori che hanno fantasia”.