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AIC, Calcagno: "Scadenza 30 giugno? Basta trovare un accordo"

di Marina Beccuti

C'è ancora un nodo da sciogliere perchè la ripartenza del calcio non abbia ombre, quello del prolungamento di contratto per i giocatori in scadenza al 30 giugno. A questo proposito ha spiegato la situazione a Radio Punto Nuovo, Umberto Calcagno, vice presidente dell'AIC.

“Abbiamo stilato un documento che contiene tutte le ipotesi di prolungamento dei contratti che si potranno verificare. Non è stato sottoscritto, non è un accordo collettivo, sono indicazioni che possono darci delle linee guida da seguire. Chi ha già un contratto pluriennale con la stessa società o dei prestiti con opzioni di riscatto, e tutte le questioni che presuppongono di avere un contratto per l’anno successivo, l’impostazione è che gli importi contrattuali della prossima stagione vengano suddivisi in 10 rate. Per chi è in scadenza di contratto ci sarà una contrattazione libera. Tutti dovranno sottoscrivere un accordo, non si può modificare unilateralmente la durata di un contratto, ma con queste basi ed un po’ di buon senso, si può tenere un campionato equilibrato permettendo di concludere il campionato con le stesse rose".

Alla domanda se un giocatore può andare via il il 30 giugno, Calcagno ha spiegato: "Può farlo se è in scadenza o ha un prestito secco. Noi consiglieremo, in caso di prestito, di concordare che l’importo pattuito per l’anno prossimo venga rispettato e rateizzato in 10 mensilità. Su quella base si può contrattare per capire come trattare gli stipendi di questa stagione sportiva e l’eventuale prolungamento, altrimenti può succedere come è già successo in Europa: tornare al club d’appartenenza. Tutti sono liberi di fare quello che meglio ritengono, basta trovare un accordo".