Faccia e futuro: il Torino e Mazzarri si giocano tutto nel derby
Fonte: E. Pastorella per Tmw
Ha dormito pochissimo, Walter Mazzarri, nei giorni più delicati da quando è approdato sotto la Mole. Perché se già di per sé è un perfezionista, figuriamoci ora che il suo Toro è più di un mese che non centra la vittoria. Il tecnico ha studiato giorno e notte come imbrigliare la Juventus, in un derby nel quale si gioca una fetta importante di futuro. Halloween gli ha regalato uno “scherzetto” mica da ridere: proprio i bianconeri furono l’ultimo avversario di Sinisa Mihajlovic, proprio Daniele Doveri della sezione di Roma 1 fu l’arbitro di quella sfida. Cambiano soltanto il teatro (era l’Allianz Stadium) e la competizione (si trattava dei quarti di finale), ma per il resto è una coincidenza da incubo. A questo, poi, bisogna aggiungere le assenze: allo squalificato Nkoulou e all’acciaccato Rincon, si è aggregato anche Iago Falque, fermato da un problema muscolare. Le speranze proseguiranno fino ad oggi, Mazzarri ha deciso di copiare Sarri: per la prima volta, infatti, l’elenco dei convocati verrà diramato soltanto il giorno stesso della partita. E stasera c’è l’esame più importante, uno di quelli che non si possono sbagliare: l’ambiente granata è sull’orlo dell’esasperazione, il tecnico proverà ad affidarsi sulle spalle del suo capitano.
Mai decisivo in un derby - Ha portato tanti, tantissimi punti al Toro, ma mai in una stracittadina. Così, Andrea Belotti ci riproverà questa sera: sarà il suo decimo derby della Mole, considerando che in quello di coppa che costò la panchina a Mihajlovic lui era infortunato. Ha segnato due volte alla Juventus, addirittura in due sfide consecutive, ma sono ricordi che pian piano si stanno sbiadendo. Ci riuscì con Gian Piero Ventura, quando dal dischetto interruppe il record di imbattibilità di Gigi Buffon, e fece il bis la stagione successiva, con il colpo di testa in anticipo su Lichtsteiner. Erano il 2015/2016 e il 2016/2017, ma entrambe le reti coincisero poi con una sconfitta granata. Una costante che si ripete, specialmente da quando si è insediato Urbano Cairo: è sempre impietoso aggiornare le statistiche delle stracittadine relative alla gestione dell’attuale patron, che oggi sfiderà per la 21esima volta la Juve dopo aver perso 16 volte e trionfato appena in un’occasione.