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Toro, ma come li cerchi i talenti? Scout granata la desolazione: video e agenti

di Elena Rossin
Fonte: Tuttosport
Davide Vagnati

E’ da Maksimovic (2013) che il Toro non scova un talento da top-team: si affida alle imbeccate dei procuratori, sempre molto solerti e interessati a sponsorizzare i loro assistiti, e all'analisi dei video. Emblematico il caso di Gojak, si legge su Tuttosport, arrivato all’ultimo momento del calciomercato di ottobre, dopo che era saltato Ramirez e la chimera Torreira non si era mai concretata così come il giovane Vera considerato caro, con Vagnati che allora ha chiamato l’agente del calciatore bosniaco, che era stato visionato tra i tanti video dal suo braccio destro Specchia, per portarlo al Torino anche se era una mezzala e Giampaolo voleva da maggio, quando era stato contattato per diventare il nuovo allenatore, un trequartista e un play davanti alla difesa.

E Juric ha già bocciato giocatori trattati da Vagnati e dal vice Specchia, capo del settore scouting che annovera alcuni volonterosi collaboratori pagati pochissimo, scrive Tuttosport e che sono attaccati al pc per analizzare migliaia di schede-video e i più operativi sul campo  Storgato per il Piemonte e il fratello di Panucci per l’estero e soprattutto il Sud America . Su tutti i bocciati dall’allenatore il difensore Vuskovic, cosa che aveva fatto già ai tempi del Verona. Nel frattempo Vaganti ha approfondito sul giovanissimo Antiste seguito dal vivo da mesi da Milan e Atalanta che di lui sanno tutto.  

Maksimovic, poi ceduto al Napoli per 26 milioni, fu scoperto da Sullo, l’allora vice di Ventura, che quando poteva aiutava Cavallo, il talent scout di Petrachi. Ebbene Sullo nel 2013 andò a vedere una partita della Stella Rossa per visionare un centrocampista, ma non gli piacque e in compenso lo impressionò Maksimovic. Gli altri giovani stranieri presi in questi anni, da Aina a Singo a Bremer sono stati tutti segnalati al Torino da procuratori e intermediari.


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