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Baselli out per Brescia: come cambia il Toro? Le possibili varianti

di Claudio Colla

Proprio al cospetto della squadra del capoluogo di provincia che gli ha dato i natali, Daniele Baselli dovrà dare forfait, a causa dell'infortunio occorsogli in settimana. Quasi un inamovibile per Walter Mazzarri, da interno di centrocampo puro o, talora, da trequartista, l'ex-Atalanta, con la sua assenza, potrebbe lasciare spazio a variazioni sul tema tattico, finora essenzialmente snodatosi tra un 3-5-2 piuttosto canonico di base, e, occasionalmente, i tentativi di tridente. Strada, quest'ultima, verso la quale il mercato in entrata sembrava far propendere l'assetto della squadra.

Ma partiamo da ciò che si può escludere, o quasi. Con Bonifazi quasi sicuramente fuori, e N'Koulou al rientro dopo la squalifica, Mazzarri, con ogni probabilità, punterà sulla trasferta di Brescia per consolidare gli equilibri difensivi: Lyanco dovrebbe essere confermato sul centro-sinistra, a meno di una promozione di Bremer, dopo il buon livello di autorevolezza mostrato da quest'ultimo di fronte niente meno che a Cristiano Ronaldo. In ogni caso, non pare questo il momento per un passaggio alla difesa a quattro, dato che finalmente, dopo disastri come quelli di Parma e di Roma (contro la Lazio), l'assetto classico della retroguardia mazzarriana sembra tornata, al di là della sconfitta di misura nella stracittadina, a dare i propri frutti.

Le alternative in campo, dunque, non si discosteranno troppo, in linea di massima, da quanto visto finora. Viene peraltro a mancare alla cerniera mediana proprio quell'elemento di principale raccordo tra la stessa e il fronte offensivo; ruolo che potrebbe essere ricoperto da Meité, tornato a buoni livelli contro la Juve, dopo una serie di prestazioni per lo più deludenti, o addirittura da Ansaldi, uno degli elementi principalmente soggetti a sperimentazione per il tecnico toscano. Pressoché inamovibile Rincòn, diga e metronomo al tempo stesso, fiducia a Sasa Lukic (n foto) qualora si optasse per una scelta più "regolare". Anche perché il jolly Berenguer, fermo da qualche gara, è plausibile sia eventualmente proposto a gara in corso. Sugli esterni, ballottaggio De Silvestri-Aina a destra, e il succitato Ansaldi, tra i pochi molto raramente sotto la sufficienza in termini di rendimento, sulla mancina. Qualora, come si diceva, l'argentino fosse dirottato in mezzo al campo, si aprirebbe un'ulteriore finestra per Laxalt, tornato su livelli al di sotto della media dopo l'ottima prova offerta contro il Napoli.

E se invece l'assenza di Baselli desse spazio all'impiego del tridente vero e proprio? Considerata l'ennesima defezione di Iago Falqué, ancora una volta fermatosi per infortunio, le variabili, in questo caso, sono limitate a un Verdi in formato trequartista, dietro la doppia torre Belotti-Zaza. Il lucano è l'unico ad aver segnato, contro il Cagliari, nelle ultime cinque gare disputate dalla compagine granata, e un bonus di fiducia nei suoi confronti non è da escludere, specie a fronte di un 3-5-2. A meno che Mazzarri non sorprenda tutti, lanciando Millico dal 1', dopo gli scampoli di gara che hanno sinora visto il classe 2000 in campo.


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