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Belotti si è sbilanciato sul suo futuro: ora solo il Torino può indurlo all’addio

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Mai affermazioni saranno risultate più soavi ai tifosi granata come quelle esternate da Andrea Belotti al termine della partita in Nazionale con l’Albania, dette non in una conferenza stampa ufficiale o in un’intervista vera e propria, ma assolutamente chiare sul suo futuro al Torino: “Certo che sì, vorrei restare, anzi rimango”. Per essere certi della risposta del “Gallo” gli è stato chiesto se era possibile pubblicarla in modo da far sapere ai tifosi del Toro le sue intenzioni e Andrea ha confermato: “Sì, resto, fateglielo pure sapere” (Tuttosport articolo a firma Camillo Forte pubblicato nell’edizione odierna a pagina 11). Belotti è un ragazzo serio e persona intelligente, quindi, non parla a vanvera, pensare che il giornalista che gli ha posto la domanda, quando il giocatore stava aspettando di salire sul pullman che riportava gli Azzurri in hotel, si sia inventato tutto o abbia mal riportato le parole dell’attaccante è improbabile, per non dire impossibile, altrimenti oltre alla figuraccia arriverebbero perentorie smentite.

E’ evidente, quindi, che le intenzioni di Belotti sono chiare: vuole rimanere al Toro anche la prossima stagione. Non è cosa da poco la volontà del giocatore perché la famosa cosiddetta clausola rescissoria da vento milioni valida per l’estero non prevede solo che se un club bussa alla porta del Torino con cento milioni automaticamente il “Gallo” è ceduto perché è indispensabile che Belotti accetti il trasferimento, nel caso l’attaccate dicesse “No grazie, preferisco restare in granata” non se ne farebbe nulla. Certo Andrea potrebbe sempre cambiare idea, ma al momento le sue intenzioni sembrano ben altre, anche perché al termine della prossima stagione ci sarà il Mondiale in Russia e per Belotti disputare una stagione da protagonista in un ambiente che lo adora vorrebbe dire arrivare alla massima competizione internazionale nel migliore dei modi. E’ vero che l’Italia non è ancora aritmeticamente qualificata, ma ci sono tutte le premesse che lo sarà di conseguenza se questa valutazione sta pesando nelle scelte del “Gallo” è ben difficile che si rimangi quello che ha detto.

Poiché Belotti vuole restare al Toro il club granata può solo rallegrarsene, ma se fosse troppo allettato dall’incassare i famosi cento milioni, ipotizzando che qualcuno sia disposto a sborsarli, può far pressione sul giocatore per cercare di convincerlo ad accettare eventuali proposte. Un tale scenario però esporrebbe Cairo a inevitabili critiche per aver convinto Belotti ad andarsene. E’ vero che con cento milioni si potrebbe rifare la squadra, ma per far ingoiare il rospo a tifosi, Mihajlovic e critica dovrebbero arrivare giocatori, ovviamente ben più di uno, di comprovata qualità ed esperienza altrimenti sarebbe evidente che non solo non si è agito per rinforzare la squadra, ma che è la società a non volere che il Torino ritorni in Europa. Soprattutto le accuse che in questi anni sono state mosse, più o meno direttamente, al presidente di pensare solo a guadagnare con il Torino e di sfruttarne la visibilità per tutte le sue altre attività non sarebbero solo maldicenze di chi per qualche ragione gli è ostile e ingrato, ma diventerebbero realtà incontrovertibile comprovata dai fatti. A questo punto conviene a tutti che Belotti resti al Toro.


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