Carlo Testa: "Bisogna dare fiducia a Niang"
Carlo Testa, giornalista, ex conduttore della trasmissione di successo "Orgoglio granata, ora proprietario dei due Granata Store, uno in Piazza Castello, e l'altro in C. Agnelli, davanti allo stadio Grande Torino, è stato intervistato in esclusiva per Radio Beckwith e TorinoGranata.
Con Carlo abbiamo cercato di esaminare l'attuale situazione granata, che è tornata positiva dopo la vittoria contro il Cagliari e il pareggio contro l'Inter a San Siro, dove la squadra di Mihajlovic ha messo davvero in difficoltà una delle candidate allo scudetto 2017/2018.
Il Torino deve ripartire dalla gara con l'Inter, cercando però di avere la stessa concentrazione mostrata a San Siro anche contro il Chievo: "Questo è il punto" ha detto Testa. "Bisogna avere la stessa enfasi mostrata contro l'Inter anche contro quelle squadre meno blasonate, ma che possono diventare pericolose senza la massima attenzione da parte del Toro. Una squadra matura e ambiziosa deve affrontare le squadre inferiori come contro l'Inter. In fondo i giocatori ci sono e poi abbiamo Belotti. Miha ha insistito troppo con il centrocampo a due, ma poi si è ravveduto. Un centrocampo a tre è migliore e aiuta meglio Belotti, questa squadra con questo modulo mi ha soddisfatto. Se i risultati latitano è giusto cambiare".
Per l'Europa in Toro rimane in corsa. "Ce la può fare anche se ogni anno viene fuori una squadra nuova in lotta, l'anno scorso c'era l'Atalanta, quest'anno la Sampdoria".
Si dice che Cairo abbia ancora il cosiddetto braccino corto: "Io seguo il Toro fin da quando avevo cinque anni, sono sempre stato vicino all'ambiente e, anche con Pianelli, ho sempre sentito parlare di problemi economici. Con Cairo, finalmente, per la prima volta questi guai sono finiti, quando un tempo erano cronici. Non dimentichiamo che abbiamo un monte ingaggi abbastanza alto. Però nel calcio c'è troppa diseguaglianza tra squadre come Juventus, Inter, Milan, Roma, che prendono troppi soldi dalle tv rispetto agli altri e possono spendere soldi che, società come la nostra, non possono permettersi. In questo modo c'è troppo distacco tra le prime e le altre e il campionato è sempre meno interessante. Invece tutte le squadre dovrebbero essere competitive per rendere la serie A più divertente".
Testa ha voluto rimarcare la visita nel suo store di un giocatore che al momento si trova in difficoltà. "Ho apprezzato la visita di Niang. Un ragazzo che sta soffrendo questa situazione difficile, ma lui ha ricordato che si è allenato più tardi dei compagni ed è stato quasi subito buttato nella mischia, senza essere ancora pronto al cento per cento. Bisogna avere pazienza. E' un ottimo giocatore e un bravo ragazzo, ha subito fatto amicizia con i miei figli che hanno più o meno la sua età".
Su Mihajlovic Testa è dubbioso sul rinnovo contrattattuale con il Toro. "Sicuramente penso che resterà sulla panchina granata fino al termine della stagione. Ho qualche dubbio sul rinnovo per gli anni futuri. Ma queste sono solo mie sensazioni".
Carlo Testa in tv, al momento, dopo qualche voce di un suo ritorno, non si rivedrà: "Mi hanno chiamato e sono stato tentato, ma al momento non rientro, ho un ruolo che non mi permette di andare in tv".
Il Granata Store va bene, ma Torino non è una città così turistica come sembra: "La gente viene ma preferisce il negozio in Corso Agnelli, dove c'è la possibilità di raggiungerlo con la macchina. Il centro sotto questo punto di vista è più scomodo e le persone non amano molto prendere i mezzi pubblici. I turisti ci sono, ma non come in altre città, per cui si soffre un po'. Ma adesso arriva il Natale e mi aspetto tanti regali granata, anche perchè avremo davvero delle belle cose".