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Iago Falque un giocatore interessante ma dipende dal modulo del Torino

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

Fra i tanti nomi di giocatori che potrebbero essere utili al Torino nella prossima stagione c’è anche quello di Iago Falque. Lo spagnolo, cresciuto nella cantera del Barcellona, è poi approdato in Italia alla Juventus nel 2008, in seguito è andato in prestito al Bari prima di fare ritorno in Spagna nel Villarreal B due anni dopo e successivamente passare La Manica e accasarsi al Tottenham e poi al Southampton. Un nuovo ritorno in Spagna nel 2012 all’Almeria e nel Rayo Vallecano e ancora in Italia nel 2014 nel Genoa e in questa stagione nella Roma.
Iago Falque è un mancino, anche se agli inizi giocava come laterale destro, ha spiccate caratteristiche offensive, infatti, può essere utilizzato nel ruolo di trequartista o di seconda punta. E’ dotato di senso tattico che gli consente d’impostare la manovra offensiva avendo una più che discreta visione del gioco ed è preciso nei cross. La corsa non gli difetta, anche se non è rapidissimo, così come la capacità di mettersi al servizio della squadra. Qualche appunto, però, è possibile farglielo perché dal punto di vista della concentrazione non è impeccabile e sottoporta non sempre è preciso, pur avendo un buon tiro e il coraggio di provare a calciare verso la porta se ne ha l’occasione, anche da fuori area. Potendo ricoprire parecchi ruoli nel reparto avanzato può essere utilizzato nel 3-4-3 come attaccante esterno poiché fra le sue caratteristiche c’è la capacità di agire in spazi ristretti liberandosi dalla marcatura e andando poi a crossare con precisione o al tiro. Per queste caratteristiche può essere utilizzato anche nel 4-2-3-1 poiché è abile nel dribbling e a saltare l’uomo.

E’ evidente che Iago Falque potrebbe essere un giocatore interessante per la prossima stagione. Il suo girovagare e l’essere adattabile a più ruoli in attacco sommato a una vena realizzativa non particolarmente prolifica possono indurre a pensare che non sia facile trovargli una posizione in campo, salvo che non si utilizzi un modulo che ne esalti le caratteristiche e ci siano compagni pronti a sfruttarne i pregi. I ventisei anni compiuti il quattro gennaio scorso ne fanno un calciatore nel pieno della maturità e le esperienze accumulate in campionati differenti ne accrescono le conoscenze. Il valore del suo cartellino si aggira su 8 milioni di euro e il contratto con la Roma fino al 2020 potrebbero un po’ frenare le mire del Torino, ma se in granata ritrovasse un contesto simile a quello del Genoa, dove realizzò tredici gol e cinque assist in trentadue presenze, potrebbe essere un buon rinforzo per l’attacco, soprattutto se aumentasse la concentrazione e la precisione sottoporta.