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La prova di maturità del Torino: la tenuta mentale con impegni multipli

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Undici giorni e quattro partite due, andata e ritorno, con gli inglesi del Wolverhampton per entrare in Europa e due che segnano l’inizio del campionato con Sassuolo, in mezzo alla doppia sfida internazionale, e Atalanta, a chiudere il mini ciclo. Questo è il tour de force che attende il Torino e che servirà a testare, come ha detto anche Mazzarri, la tenuta della squadra. Fatiche fisiche, ma soprattutto mentali per un gruppo di giocatori che ha fatto progressi, ma che non sa ancora se è capace di reggere lo stress tipico delle squadre che sono ai vertici.

Non si tratta di partite insormontabili, ma sono comunque impegni importanti. All’apparenza può sembrare che quelli con gli inglesi siano di valore superiore per l’obiettivo che il Torino vuole raggiungere, però, di fatto sono equivalenti per la famosa crescita in quanto non si può pensare che i granata facciano bene solo parzialmente concentrando le energie per avere la meglio sui Wolvers e poi mettano in secondo piano le gare di inizio campionato. Farlo sarebbe un campanello d’allarme per il futuro. Poiché se accederanno alla fase a gironi dell’Europa League dovranno per i prossimi mesi, fino a poco prima di Natale, gestire due tornei senza che uno vada a scapito dell’altro. Che senso avrebbe andare il più avanti possibile in Europa se poi in campionato il Torino si piazzasse alla fine più in basso rispetto all’anno passato? Non avrebbe alcun senso e non ci sarebbe la conferma di quei progressi che Mazzarri giustamente vuole che diventino una costante e non degli exploit, degli alti che si alternano a bassi.

Ecco perché è importante che la squadra riesca a reggere su piani paralleli in questi undici giorni. La fatica fisica ci sarà, è innegabile, ma può essere sopperita in buona parte dalla tenuta mentale che deve portare i giocatori a mettere sullo stesso livello qualsiasi impegno in modo da non imboccare la strada che può sembrare più facile di pensare, anche solo a livello inconscio, che se anche si lasciasse qualche punto per strada con Sassuolo e Atalanta tanto si è all’inizio del campionato e ci sarà tutto il tempo per recuperare. Sarebbe un errore gravissimo che dimostrerebbe che non c’è ancora quella tenuta mentale che devono avere e hanno le squadre di vertice.