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Mihajlovic: “Con il Palermo abbiamo vinto strameritatamente, poche polemiche”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

L’allenatore del Torino, Sinisa Mihajlovic, ha commentato la vittoria sul Palermo. Ecco che cosa ha detto:

Per settanta minuti la vittoria non è stata sicura e la squadra è stata tenuta in scacco dal Palermo …

“Non siamo stati tenuti in scacco perché il Torino è partito bene e ha creato diverse occasioni e loro hanno fatto gol su un solo tiro in porta, ma sia nel primo sia nel secondo tempo la nostra vittoria è stata meritata. E’ vero che fino al settantesimo siamo stati sotto di un gol , ma non c’è stata partita perché siamo stati sempre noi a comandare il gioco”.

Per finire la domanda, poi c’è stata la reazione …

“C’è stata anche nel primo tempo, abbiamo creato sempre occasioni e ci è mancata la cattiveria sotto porta per fare gol”.

Quanto si è arrabbiato per l’autostrada che è stata lasciata a Rispoli in occasione del vantaggio del Palermo?

“E’ andato tranquillo in porta perché Boyè lo stava seguendo e poi di è fermato e Rispoli ha fatto un tiro da venticinque-ventotto metri e ha segnato. Può succedere, era meglio se non capitava perché non dovevamo prendere gol, ma, come ho detto anche nella conferenza stampa di presentazione, il Palermo è alla sesta partita consecutiva che segna, l’ha fatto anche con la Juve. Con noi è andato in vantaggio, ma come ho detto anche ai ragazzi alla fine del primo tempo “bisogna stare sereni e avere pazienza di giocare mettendoci più qualità nell’ultimo passaggio e alzare il tasso d’intensità e di cattiveria e se pareggeremo alla fine vinceremo la partita” e così è successo. I ragazzi sono stati bravi, al di là del fatto che per settanta minuti siamo stati sotto, hanno avuto pazienza e hanno creduto sempre nella vittoria. A furia di provare e di spingere alla fine abbiamo ribaltato il risultato vincendo strameritatamente”.

Per sbloccare l’assedio al Palermo forse sono stati importanti gli ingressi i  campo di Ljajic e anche in parte di Maxi Lopez?

“Voi giornalisti giudicate sempre così e guardate il risultato e quando si inseriscono due attaccanti e si vince la partita allora si è stati bravi ed è stato giusto mettere due attaccanti, ma se non si riesce a vincere allora mi si chiede perché sono state inserite due punte e la squadra non è stata coperta di più. Il calcio non funziona così, ho sempre detto che ho le mie idee e la mia squadra deve avere la mentalità offensiva e deve giocare per vincere. Oggi chi è entrato è stato bravo e ha fatto la differenza, mentre qualche altra volta non l’hanno fatta, ma è anche vero che ha influito la condizione di Maxi, di Iturbe e dello stesso Ljajic, la seconda panchina gli ha fatto capire certe cose. E’ giusto che sia così sapendo anche che con quattro attaccanti vado a rischiare il tutto per tutto, ma dovevo recuperare il risultato e comunque avrei fatto le stesse scelte anche in caso di pareggio, è sicuro. Qualche volta va bene e qualche altra no, ma io come allenatore ho i miei credi e voglio mandare messaggi alla squadra: voglio vincere le partite contro chiunque si giochi”.

Quanto è ulteriormente allenabile Boyè che ha un buon controllo di palla, ma spesso sbaglia la giocata o si allunga troppo la palla? Voglia e generosità non gli mancano, ma sembra avere qualche problema tecnico.

“Sicuramente è un giocatore che ha qualità e non va dimenticato che è giovane. Ha prestanza fisica, generosità e colpi, ma spesso esagera e sbaglia la scelta e in queste cose deve essere più lucido. In allenamento proviamo certe cose e gli dico che se crea un vuoto vuole dire che ha creato la superiorità numerica e a quel punto deve dare la palla all’uomo libero e non imbottigliarsi andando a dribblare di nuovo oppure fare scelte sbagliate. Deve essere più lucido, ma sicuramente a forza di giocare, di allenarsi e di fare esperienza riuscirà anche in questo. E’ sicuramente un giocatore, al di là della partita di oggi, sul quale credo molto”.

Il Palermo ha fatto gol al primo tiro, ma il Torino aveva in precedenza perso o mal amministrato almeno tre palle che sicuramente non l’avranno resa felice e l’atteggiamento …

“Se si vuole fare polemica”.

Non è una polemica, ma …

“Voi sapete che sono sempre sincero quando parlo e quando c’è da rimproverare sono il primo a farlo quindi non parliamo … voi giornalisti fate il vostro mestiere, ma io vi rispondo che loro nel primo tempo hanno fatto un tiro in porta e fatto gol”.

Tre occasioni …

“Ma quali sono state queste tre occasioni?”.

Tre buone palle con ripartenze e pallone perso …

“Ma ci sta, nel calcio si può perdere la palla, ma il Palermo non ha creato occasioni, quindi adesso non si cerchi il pelo nell’uovo … ”.

Avere fatto tre gol su palla ferma finalmente.

“Ecco abbiamo fatto tre gol su palla ferma e potevamo farne altri due-tre con palla in movimento. L’ho detto io per primo che nel primo tempo ci è mancata cattiveria sotto porta e qualità negli ultimi passaggi e poi non è stato neanche facile perché loro stavano tutti dietro la linea della palla e c'erano pochi spazi e comunque gli abbiamo messo un uomo a metà campo e non c’è stata partita, quindi, è una vittoria strameritata e poi se vogliamo cercare il pelo nell’uovo io sono il primo a farlo, ma sulle cose giuste”.

Mancano undici partite alla fine, sta già facendo il conto alla rovescia per quelle che potrebbero essere le ultime undici gare da allenatore di Belotti?

“Non so dirlo, Belotti ha fatto sicuramente una partita straordinaria, ha lottato, fatto assist e tre gol, è il capocannoniere. In questo momento secondo me, ma anche secondo gli altri, è il più forte centravanti del campionato però non si deve accontentare perché ha ancora grandi margini di miglioramento in tutto. Lui è bravo nel realizzare e i compagni nel metterlo in condizione di fare gol, c’è un aiuto reciproco. Quello che succederà a fine campionato non lo so, ma sicuramente se continua a segnare così, come mi auguro, forse dovranno cambiare la clausola perché cento milioni sono pochi”.

Oggi per la prima volta Gustafson ha giocato titolare, come giudica la sua gara?

“E’ stato un po’ timido, ma è normale, comunque è uno che ha carattere, però, non è neanche facile per un ragazzo giovane la prima volta che gioca dall’inizio e nel proprio stadio cercare di fare la differenza. Ha fatto quello che doveva, sicuramente avrebbe dovuto  metterci un po’ più di coraggio, ma ha cercato di fare le giocate e quindi sono contento. Ha margini di miglioramento, giocando e ricevendo possibilità può acquistare fiducia perché ha le qualità caratteriali e tecniche”.

E’ due partite che rimontate dopo essere passati in svantaggio, quanta importanza avrà la prossima gara con la Lazio?

“Sarà una partita molto diversa rispetto a questa con il Palermo perché giocheremo fuori casa e contro una squadra molto più forte. Sinceramente spero di andare in vantaggio e chiudere la gara senza essere raggiunto. Le ultimi due partite hanno dimostrato che la squadra ci crede, ha carattere e non molla, questo è importante. Adesso non possiamo fare passi indietro e se avessimo avuto questo carattere all’inizio in qualche partita avremmo potuto recuperare o comunque non farci raggiungere. Tutto fa parte del processo di crescita. Con la Lazio sarà una gara difficile, però, se noi giocheremo da Toro con la voglia di non mollare mai abbiamo giocatori che possono metterli in difficoltà. Sicuramente sarà una partita aperta con entrambe le squadre che giocheranno per vincere e vedremo quello che succederà. Godiamoci questa vittoria e prepariamoci bene in settimana e poi andremo là a fare la nostra partita e vedremo che cosa succederà”.

Ljajic e Maxi Lopez sembrano aver capito certi concetti che lei ha più volte ripetuto loro.

“Maxi Lopez è soprattutto dimagrito, ma si è sempre allenato bene e oggi quando è entrato l’ha fatto vedere, ha rincorso l’avversario e questo è importante. Lo dico sempre ai giocatori se anche vi faccio giocare dieci minuti mi dovete fare capire che avete voglia di giocare, ma bisogna che me lo facciano capire con l’atteggiamento in campo e Maxi oggi l’ha dimostrato. La stessa cosa ha fatto Ljajic che è stato bravo sui calci piazzati, ma anche a Firenze quando era entrato aveva fatto bene. L’allenatore cerca di stimolare in diverse maniere i propri giocatori, però dopo sono loro a dover rispondere, loro devono aiutarsi per primi così poi posso aiutarli anch’io. Loro due insieme a Iturbe, quando è entrato hanno fatto cambiare la partita. Con l’Ingresso di Maxi il “Gallo” ha trovato più spazio ed è stato anche più facile giocare per lui. Devono continuare così e anche gli altri. In avanti abbiamo più soluzioni, ma è dietro e a centrocampo, come ho già detto qualche giorno fa, che abbiamo qualche problema a causa degli infortunati fino a quando non riusciamo a recuperare i difensori centrali (Castan e Carlão, ndr) e i centrocampisti (Obi, ndr). Per fortuna oggi nessuno dei due difensori centrali ha preso ammonizioni e neppure Lukic e con i diffidati che ci sono (Rossettini, Moretti, Castan e Lukic, ndr), se andrà tutto bene, saranno disponibili anche per lunedì con la Lazio”.

C’è un po’ di rimpianto per quello che ci sarebbe potuto essere in più poiché la squadra ha un Belotti stratosferico e il quarto attacco del campionato con cinquantuno gol?

“Mah sì, sì. Come ho detto qualche tempo fa, noi siamo una squadra offensiva per la qualità e per la mentalità, ma poi in ogni partita subiamo almeno un gol ed è da questo punto di vista che dobbiamo migliorare. Tanto gol che abbiamo subito non sono stati causati dal reparto, ma da errori individuali ed è su questo che stiamo lavorando e lo faremo fino all’ultima giornata. Visto l’attacco e quello che produciamo se avessimo preso qualche gol in meno o avessimo segnato qualche rete in più … abbiamo sbagliato cinque rigori e se non fosse successo avremmo potuto lottare fino all’ultimo per l’Europa League. C’è rimpianto per questo: non segnare cinque gol e i rigori erano quasi tutti decisivi e aver subito tante reti. E’ difficile che le mie squadre subiscano tanti gol, invece, qui purtroppo è successo e in questo dobbiamo migliorare”.