Arriva Ronaldo, ma il calcio italiano è in fase fallimentare

17.07.2018 12:54 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Arriva Ronaldo, ma il calcio italiano è in fase fallimentare
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Tutti pazzi per l'arrivo di Ronaldo alla Juventus che, secondo tifosi e dirigenti bianconeri, dovrebbe dare quella maledetta Champions League alla Vecchia Madama. Sicuramente l'arrivo del marchio CR7 a Torino porta lustro, perchè la città sarà in perenne stato d'assedio da parte di giornalisti, fotografi e tifosi in visita al monumento del calcio mondiale che, ricordiamolo, ha 33 anni. Ancora in piena efficienza, ma questa è stata una scelta più di marketing che di effettiva forza calcistica.

Abbiamo ammirato un bel Mondiale in Russia, in particolare perchè più o meno tutte le squadre potevano battersi ad armi pari, anche la Francia, campione del mondo, non è stata così tanto più forte delle altre, forse superiore come esperienza, anche se aveva una squadra giovane, ma piena di orgoglio nazionale e fame di vittoria. E' mancata l'enfasi dei nostri media causa l'assenza dell'Italia, e questo è stato un gran bene per tutti. Appunto l'enfasi, coloro che devono consigliare per chi tifare perchè bisogna essere nazionalisti per forza. Ma chi l'ha detto? Chi ama il calcio non ha bisogno per forza di parteggiare per qualcuno, ma vivere delle belle partite.

La folle spesa sostenuta per Ronaldo da parte della Juventus, o meglio della famiglia Agnelli, stride con quanto sta succedendo nel calcio italiano, una sequenza di fallimenti sta stanno portando via club storici come Bari, Reggiana, Cesena, con il rischio retrocessione per Parma e Chievo, per problematiche varie. Da un lato arriva il calciatore più forte del mondo (così si dice ma è tutta da provare, Ronaldo ha giocato nel Real Madrid per intenderci, attorniato da campioni), dall'altro l'Italia perde i pezzi. Ed è ancora tutto da verificare cosa succederà al Milan, i cui proprietari restano sempre un rebus, perchè adesso non vanno più di moda le famiglie capitaliste, ma i fondi d'investimento, che comprano anche giocatori in questo modo, che non sono più proprietà di una squadra, bensì di più investitori. Che spesso servono a riciclare soldi in nero della criminalità organizzata. Il Milan, che deve anche fronteggiare la grana Rino Gattuso, indagato per riciclaggio di denaro riguardante un'azienda di salumi, ormai fallita,che pare fosse vicina alla n'drangheta. Gattuso, secondo le prime indagini fungeva da prestanome. Un atto dovuto che non significa ancora che Ringhio sia colpevole, sia chiaro.

L'acquisto di Ronaldo ha creato anche alcuni scioperi a Melfi e Pomigliano d'Arco, sedi della FCA, perchè qui c'è un pesante rischio di cassa integrazione e licenziamenti, però per farsi il regalino di famiglia, gli Agnelli non hanno mai badato a spese, come hanno sempre fatto. Licenziando o sfruttando i soldi pubblici della cassa integrazione. E' chiaro la l'azienda calcio fa fare ottimi ricavi.

Forse si arriverà a organizzare la Super Lega, che i grandi club europei vorrebbero per farsi un loro campionato. Speriamo la facciano presto, perchè non se ne può di avere un campionato che ha già la sua regina prima ancora di cominciare, senza avere la possibilità di vivere stagioni livellate. Chi ama il calcio non vorrebbe mai vedere vincere le solite, ma assistere a belle partite combattute, senza il risultato già scritto, a volte anche grazie ad arbitri compiacenti, quelli che temono sempre di fare un torto al più potente e perdere così di fare carriera ad alti livelli.

Ma questa non è invidia, assolutamente, certo piacerebbe che anche Cairo presentasse un campione di rango che sposti tv da ogni parte del mondo, ma il Toro ha un'altra filosofia e poi si sa che, vivendo nello stesso regno della Juventus (regno, perchè a Torino siamo sudditi e non cittadini) restano solo le briciole, da far fruttare al meglio. Orgogliosi comunque di essere diversi, di non vergognarci di mettere sul lastrico famiglie per i giochini di famiglia, di prendere ogni vittoria con gioia e non sufficienza. Anche se qualche soddisfazione ogni tanto piacerebbe a tutti.