Torino, da Bertarelli a Briatore

27.03.2009 08:26 di  Marina Beccuti   vedi letture
Torino, da Bertarelli a Briatore
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Passata la furia del terzo cambio di allenatore stagionale, continuano invece le voci di presunti interessi per l'acquisto della società granata. Passata la "farsa" Ciuccariello, al Torino è stato accostato in settimana il nome di Bertarelli, patron di Alinghi, il quale starebbe aprendo una società a Torino, che avrebbe come cassaforte la banca svizzera Ubs, il cui fine potrebbe essere quello di entrare nel mondo del calcio. E' notizia di ieri invece, uscita a piena pagina su Cronacaqui, del ritorno d'interesse, mai sopito, del trio Briatore, Moggi e Giraudo, nomi che fanno tremare i tifosi del Toro, che potrebbero disertare in massa il presunto nuovo corso societario.

Sono solo voci, forse anche destabilizzanti, chissà magari una rincorsa mediatica dei tre quotidiani torinesi che non vogliono essere meno l'uno dall'altro. La Stampa aveva portato Ciuccariello, il Tuttosport, con più classe, aveva invece accostato il nome più solido di Bertarelli, mentre Cronacaqui ha fatto più pettegolezzo riportando la triade cacciata dalla Juve, escludendo Briatore, che non ne ha mai fatto parte. Proprio il gruppo capitanato da Giraudo sembra essere la tesi più verosimile, visto che da tempo si aggira attorno al Torino, per cui una base di verità c'è, altrimenti non avrebbe senso riproporla ogni qualvolta spira un vento sinistro.

Carlo Testa, interpellato da Radio Beckwith, ha fatto intendere che qualcosa di vero c'è: "Stiamo indagando anche noi in trasmissione (Granata Doc, Quartarete, ogni giovedì). Sembrano essere solo voci destabilizzanti, ma è una situazione strana che va approfondita". Testa, gestore del Toro Store, è a contatto con Urbano Cairo quotidianamente e ha smentito che l'attuale presidente granata voglia allontanarsi dal Toro: "Assolutamente, è carico e ancora più voglioso di andare avanti. Ha fatto degli errori, li ha capiti e ora vuole rimediare. Non credo proprio che Cairo voglia abbandonare la baracca. Sono certo che nel momento in cui vorrà mollare cercherà il miglior acquirente possibile". Dunque chiunque si faccia avanti in questo momento non c'è intenzione di vendere, a meno che in ballo non ci siano tanti soldi, tali da stordire Cairo che potrebbe vacillare e lasciare il timone ad altri. Ora c'è la salvezza da conquistare, poi si vedrà.