Torino, prosegue la preparazione

Corsa, esercizi e tattica in questa prima domenica sappadina. Al mattino prime prove di formazione. Nel pomeriggio torello, ancora corsa ed esercizi, palestra e per finire partitella.
17.07.2011 22:48 di  Elena Rossin   vedi letture
Torino, prosegue la preparazione
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© foto di Federico De Luca

Tra caldi raggi di sole e dispettose nuvole che oscuravano il cielo si è svolto l’allenamento mattutino. Alle nove già tutti i giocatori erano arrivati al campo di allenamento, solo Ebagua e Pagano non facevano parte del gruppo perché impegnati con il professor Bellino a recuperare dagli infortuni, andando in bicicletta lungo i sentieri dei boschi circostanti. Per tutti gli altri corsa ed esercizi con a metà seduta prove tattiche di movimenti con la palla, seguendo le indicazioni di Ventura. La prima formazione schierata vedeva Coppola fra i pali; in difesa D’Ambrosio, Di Cesare, Ogbonna e Rubin; in mediana Basha e Iori e in attacco Verdi, Bianchi, Antenucci e Sgrigna ed infine Morello nell’altra porta; mentre tutti gli altri giocatori non utilizzati stavano seduti in campo divisi per reparto e posizione. La seconda formazione era composta da Coppola, Darmian, Glik, Pratali, Zavagno, Vives, Suciu, Stevanovic, Bianchi, Antenucci, Oduamadi e Gomis fra i pali dell’altra porta. La terza formazione seguita poi dalla quarta, quest’ultima caratterizzata solo da piccole varianti, era formata da: Coppola, D’Ambrosio, Chiosa (Di Cesare), Ogbonna, Rubin, Zanetti, Iori, Verdi, Antenucci (Bianchi), Bianchi (Antenucci), Sgrigna (Guberti) e Morello (Gomis).


Nel pomeriggio sotto un cielo nuvoloso, che ben presto ha tradotto in pratica le minacce di pioggia, il primo a presentarsi sul campo, alle sedici e trenta, è stato Ebagua che ha corso intorno al terreno di gioco continuando a svolgere allenamenti differenziati rispetto ai compagni. Un quarto d’ora dopo tutti i giocatori, tranne Pratali, Morello e Coppola, si sono ritrovati nel piccolo campetto adiacente a quello principale e si sono impegnati, divertendosi, in una sorta di torello sotto l’attento sguardo di mister Ventura: tutti disposti in cerchio con due all’interno che dovevano intercettare la palla che gli altri si passavano, se la sfera non veniva toccata entro i venti passaggi per punizione dieci flessioni. Pagano, l’unico a non scendere in campo: per lui solo palestra e massaggi. Alle diciassette tutti di corsa intorno al campo e poi esercizi. Un quarto d’ora dopo i giocatori granata si trasferivano in palestra fino alle diciotto e trenta quando Ventura torna sul campo con Glik, Antenucci, Bianchi, Basha, Sgrigna, Darmian, Verdi, Iori, Zavagno, Chiosa e Suciu per effettuare palleggi e dribbling. L’allenamento pomeridiano terminava con una partitella, occasione che serve al mister per impartire le direttive e far meglio comprendere ai suoi uomini il suo modo di giocare a calcio.