ESCLUSIVA TG – Galeone: “Torino con la difesa a 3? Soluzione momentanea. Forse Giampaolo non ritiene adatti i giocatori che ha per schierarli a 4”

29.11.2020 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Giovanni Galeone
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Giovanni Galeone
© foto di Federico De Luca

Giovanni Galeone è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Galeone è un ex allenatore e giocatore. Con lui, che conosce bene Marco Giampaolo, abbiamo parlato momento difficile del Torino e de della variazione del modulo con l’utilizzo anche del 3-5-2, che deroga dal canonico 4-3-1-2 del mister granata.

Secondo lei, oltre agli infortunati e agli indisponibili ci possono essere ulteriori motivi che hanno indotto Giampaolo a schierare il Torino nelle ultime due partite con Inter e Virtus Entella con il 3-5-2 accantonando almeno momentaneamente il 4-3-1-2?

Giampaolo con la difesa a tre non ha mai giocato né nell’Empoli, né nell’Ascoli e neppure nel Cesena o nella Sampdoria. Marco non ha avuto un periodo fortunato basta pensare alla partita persa con la Lazio tra lo scadere e i minuti di recupero. Una cosa del Torino che mi ha colpito negativamente sono i 20 gol subiti eppure Marco è molto molto attento alla fase  difensiva. E’ pignolo sotto questo aspetto e le partite delle sue squadre possono facilmente terminare 1 a 0 oppure 1 a 1 o anche 0 a 0, ma non con goleade, mai o difficilmente è successa una cosa così e il fatto che il Torino abbia subito tutti questi gol mi fa pensare che non sia ancora riuscito ad entrare nei meccanismi oppure non ha i giocatori giusti o non riesce a lavorare nella maniera a lui più consona. Lui è molto attento alla fase difensiva ed è anche molto bravo nel farla”.

L’anno corso in linea di massima il Torino aveva Izzo e Nkoulou più un giovane che poteva essere Bremer o Lyanco come difensori centrali, mentre quest’anno ha iniziato con Nkoulou affiancato da Bremer o Lyanco, mentre Izzo non ha quasi mai giocato pur tenendo conto che ha avuto qualche acciacco, come mai?

“Non so i motivi, ma posso pensare che non abbia del tutto le caratteristiche tecniche adatte al gioco che vuole Marco. Io recentemente non l’ho sentito, ma in linea generale posso dire che si è assunto una grande responsabilità ad allenare il Torino perché i granata dopo che l’anno scorso è andato via Mazzarri era in assoluto la peggior squadra in Italia persino di Lecce, Brescia e Spal che sono retrocesse e se il Torino non avesse vinto la partita con l’Udinese era un serio candidato alla Serie B. Per cui il lavoro di Marco quest’anno è tosto, duro e in più in senso negativo pensa questo maledetto Covid, che scombussola un po’ tutti e che ha colpito anche lui sperando che al più presto stia bene e ne esca fuori, figuriamoci quindi che impatto ha avuto su squadre che avevano già dei problemi. In conto va messo tutto. Marco è uno molto pignolo, attento e precisino per cui per i giocatori non é facile entrare subito nelle sue idee di gioco e ci vuole da parte loro grande attenzione e probabilmente anche tempo. Non è un allenatore che ha poche idee, ma brillanti, immediate e facili da capire proprio perché è così pignolo  e allora il Torino ha incontrato queste difficoltà, ma ritengo la situazione momentanea”.

Per cui il passaggio al 3-5-2 è a considerarsi momentaneo?

“E’ più facile che Marco modifichi qualche cosa da metà campo in su che non nella difesa a quattro per cui l’averlo fatto può essere dipeso dall’assenza di giocatori. Posso pensare che più avanti possa giocare con due mediani o tre alle spalle dell’unica punta, modo di giocare che adesso va molto di moda anche se lo si utilizzava già vent’anni fa e anche più, ad esempio giocava così il Real Madrid. Un 4-2-3-1 potrebbe farlo tranquillamente e potrebbe modificare così il gioco del Torino, anche se lui ha sempre amato il trequartista, la mezza punta, il giocatore di fantasia: unica concessione di libertà che dà alla squadra che per il resto deve stare piuttosto bloccata e deve essere geometrica e seguire schematiche ben precise”.

A Giampaolo però sono mancati soprattutto giocatori a centrocampo e in attacco Vojvoda, Lukic, Gojak, Baselli, Verdi e anche Belotti e prima Zaza e Millico.

“Ma si vede, come ho detto all’inizio, che chi è a disposizione non è ritenuto per caratteristiche tecniche del tutto adatto a giocare con una difesa a quattro”.

Sampdoria, Juventus e poi Udinese, un periodo decisamente impegnativo per il Torino?

“Il Torino può rimettersi a posto se batterà la Sampdoria e l’Udinese. Il derby è sempre una partita particolare e che fa storia a sé, e poi non mi sembra che la Juve sia così imbattibile in questo periodo e non la vedo così forte come gli anni scorsi, è un cantiere che credo durerà a lungo. Quella con la Sampdoria sarà una partita importante, ma il Torino deve vincere perché se non lo fa in queste partite poi subentra un po’ di crisi. Capisco che con l’Inter stia vincendo due a zero e poi perda quattro a due subendo i primi due gol in due minuti, anche se è pazzesco, ma se stai vincendo con la Sampdoria due a zero quattro gol non li prende, Anche con la Lazio ha preso due gol in due minuti, ma sono squadre che in fase offensiva sono pericolose se le si fa andare. A occhio e croce, secondo me, facendo un pronostico il Torino con la Sampdoria vince. Se il Torino domani giocherà come ha fatto nei primi 62 minuti con l’Inter con la Sampdoria vince, anche perché per 62 minuti all’Inter non aveva concesso niente. Va bene che l’Inter non era in partita, ma quasi mai lo è, infatti, gioca perché butta la palla là davanti e quando Lukaku ha voglia e poverino si mette sulle spalle la squadra emerge la qualità che indubbiamente c’è un po’ in tutti i giocatori. L’Inter non ha un gioco, ma i giocatori ci sono e ti possono fare male, questo è fuori dubbio. Però, ripeto, il Torino che gioca in quella maniera con le pari livello vince soprattutto in casa e, a mio avviso, i granata sono un po’ superiori alla Sampdoria. Se Marco sarà in panchina potrà dare le giuste indicazioni ai giocatori o comunque ci penserà Conti. L’Udinese è come il Torino dell’anno scorso che poteva anche vincere le partite, come fece con il Genoa, ma i friulani hanno due giocatori e basta: il portiere Provedel e de Paul, che non c’entrano niente con tutto il resto. Se il Torino fa questi sei punti, lasciamo perdere il derby che succeda cosa succeda, ma se vince le due in casa va a undici punti ed è un altro scenario e modo di ragionare”.

Soprattutto pensando che poi prima di Natale i granata dovranno affrontare Roma, Bologna e Napoli, altre gare non proprio facili vero?

“La Roma è tosta più di tutte, queste sono partite particolari e lo dico guardando le caratteristiche dei calciatori e del gioco degli avversari e penso che possa mettere più in crisi il Torino per la qualità e tecnica che hanno i giocatori a disposizione di Fonseca, in particolare Pedro e Mkhitaryan, un po’ meno quelli delle altre squadre più forti poiché le partite hanno letture più facili. Il Napoli è molto monotono, ma se gioca Osimhen è un’altra cosa però senza fa fatica.

Il Torino quindi si gioca molto con Sampdoria, Udinese e Bologna?

“Certamente, se vince con Sampdoria, Udinese e Bologna e se poi riesce a raccattare qualche punto almeno uno fra Napoli, Juventus e Roma è chiaramente un lusso”.

A gennaio quando riaprirà il mercato bisogna forse dare a Giampaolo qualche giocatore adatto?

“Penso che già ci stia pensando e ci penserà anche il presidente Cairo, anzi ne sono sicuro che al Torino non vogliano patire di nuovo le sofferenze dello scorso anno che credo siano state terribili anche per il presidente”.