ESCLUSIVA TG – Iunco: “Spezia-Torino partita con mille insidie, però se il Toro giocherà come deve può vincere”

27.05.2023 11:45 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Antimo Iunco
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Antimo Iunco
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Antimo Iunco è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Iunco ha indossato la maglia del Torino nella stagione 2010-11 e quella dello Spezia nella successiva. Attualmente ha una scuola calcio per bambini a Verona. Con lui abbiamo parlato della sfida di questo pomeriggio fra le sue due ex squadre.

Lo Spezia a due giornate dalla fine del campionato si gioca la salvezza e il Torino l’8° posto che potrebbe portarlo ai preliminari di Conference League quindi sarà una partita delicatissima, ma come possono affrontarla le due squadre?
“E un casino perché Spezia e Torino si giocano tante cose. Fino a un po’ di tempo fa si poteva pensare che lo Spezia fosse salvo, ma poi è rientrato nella corsa per la salvezza insieme a Verona, che domenica all’ora di pranzo ha sulla carta la partita più facile visto che in casa affronterà l’Empoli che è già salvo, e Lecce, che in trasferta poi nel pomeriggio dovrà vedersela con il Monza.  Spezia-Torino è una partita con mille insidie, però se il Toro giocherà come deve, secondo me, è una gara che può tranquillamente portare a casa”.

A livello di formazione lo Spezia qualche problema ce l’ha perché mancheranno Holm, Beck, Moutinho e Caldara, mentre il Torino a pare Radonjic e Lazaro avrà tutti a disposizione.
“Per il Torino non sarà facile, ma l’impegno è molto alla portata, soprattutto per le diverse assenze che avrà lo Spezia”.

Il Torino non segna tanto, 38 i gol finora fatti, ma lo Spezia ancor meno, 30, e subisce tante reti, 56 contro le 40 dei granata.
“Ecco perché dicevo che la partita è alla portata del Torino. Quando c’è una posta in palio così alta però le insidie sono tante e tutti stanno attenti”.

Il Torino in trasferta ha vinto 8 partite e nelle ultime tre non ha subito gol, però la squadra di Juric fatica un po’ quando deve fare la partita, mentre fa meglio quando la fanno gli avversari e può colpire in contropiede.
“Lo Spezia dovrà fare per forza la sua partita e non può aspettare il Torino e comunque è sempre stata una squadra che ha giocato all’attacco ed ecco perché ha subito così tanti gol. Il Torino ha la partita in discesa se non succederà il finimondo, secondo me”.  

La squadra di Juric però crea un buon numero di occasioni da gol, però poi non le concretizza abbastanza anche se Sanabria per la sua prima volta in carriera ha segnato 12 reti.
“E’ vero, ma speriamo che essendo una partita aperta, anche se lo sarà sia in positivo sia in negativo, il Torino riesca ad essere più concreto sotto porta”.

Affinché il Torino segni di più che cosa può fare Juric oppure dipende solo dai giocatori in campo?
“Sonoi giocatori a fare la differenza, Juric in campo non ci va e per quanto possa preparare bene la partita cercando che i suoi segnino ci sono sempre anche gli avversari e in più il Toro non ha un bomber da trenta gol.  La squadra gioca coralmente e quindi difficilmente si vede un Torino che segna molto e che ha un attaccante che fa tanti gol. Non c’è mai stato quindi …. Il Fatto che Sanabria abbia segnato 12 gol fa capire come gioca Juric. Sanabria non è un ariete, ma un giocatore di movimento, fa raccordo fra i reparti ed è più una seconda punta che però viene fatto giocare come terminale offensivo”.

Ormai la stagione è agli sgoccioli, quali sono i giocatori del Torino che l’hanno colpita in positivo di più?
“Non sono riuscito a vedere tutte le patite del Torino e in generale della Serie A quindi mi è difficile dare un giudizio, però Sanabria sotto tanti punti di vista è un giocatore che può far saltare gli equilibri in una partita facendo la differenza”.

Chi ha più da perdere fra Spezia e Torino?
“Tutte e due. Il Torino seppur vincesse entrambe le ultime due partite potrebbe non arrivare all’8° posto se il Monza facesse altrettanto con Lecce e Atalanta oppure se il Bologna arrivasse a pari punti visto che la classifica avulsa premierebbe la squadra di Thiago Motta. 
Il Torino ha avuto parecchie vicende in questa stagione a iniziare dal ritiro estivo con la lite fra Vagnati e Juric, anche se poi la cosa mi sembra rientrata, ma i risultati, anche se la rosa era stata rivoluzionata in estate stanno dando ragione al mister che ha fatto un buon campionato e fino all’ultimo si sta giocando un posto nelle competizioni europee. Anche se non lo raggiungerà comunque ci ha provato”.

In ottica futura, al Torino che cosa manca per essere una squadra veramente competitiva?
“Mancano i giocatori di grande qualità. Ce ne sono di giovani, ma se si deve puntare a un campionato importante e arrivare nelle prime cinque sei posizioni bisogna fare investimenti  tipo un attaccante di grande qualità. Il presidente Cairo di investimenti ne ha fatti anche sui giovani, ma se si vuole programmare sui giovani ci vuole tempo. Serve capire che progetto ha il presidente: se è quello di costruire una squadra per il futuro puntando sui giovani allora il percorso che sta facendo è quello giusto, ma se si vuole vincere qualche cosa prima bisogna prendere giocatori già formati”.