Basha: "Il Toro è la squadra che mi è rimasta maggiormente nel cuore"

22.03.2020 14:44 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Basha: "Il Toro è la squadra che mi è rimasta maggiormente nel cuore"
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© foto di Federico Gaetano

Migjen Basha è è stato dodici anni in Italia, tra i quali ha trascorso quattro anni nel Torino. Dopo essere approdato all'Aris Salonicco, è migrato in Australia, a Melbourne.

Basha ha voluto fortemente l'esperienza australiana: "Ho sempre pensato a fine carriera di fare un'esperienza del genere ed ho avuto fortuna di venire qui perché quando me l'hanno proposto avevo ancora il contratto in Grecia. Ho rescisso li ed mi sono trasferito con la famiglia. Devo dire che non rimpiango per nulla la scelta fatta".

In misura inferiore anche dall'altra parte del mondo si vive il dramma del Coronavirus, come ha sottolineato lo stesso giocatore svizzero, ma con passaporto albanese, da dove proviene come origine: "Mi trovo in quarantena per una situazione particolare. Nel campionato australiano gioca una squadra neozelandese. Siamo volati domenica scorsa a Wellington per la partita e ironia del destino il Governo australiano ha disposto che chiunque si fosse diretto in volo verso l'Australia sarebbe finito automaticamente in quarantena. Di conseguenza hanno spostato le nostre partite, solo le nostre. Mentre il resto del campionato si gioca a porte chiuse. Per quel che riguarda il resto mia moglie può uscire, così come i bambini. Non si percepisce ancora la paura, non ci sono tantissimi casi. Ma intanto, per precauzione le scuole sono chiuse".

L'ex granata, che ha lasciato un buon ricordo al Toro, segue ancora il calcio italiano e proprio una squadra gli è rimasta particolarmente nel cuore, come spiega lui stesso: "Certo che seguo il calcio italiano, ma purtroppo non riesco a vedere le partite perché abbiamo 10 ore di differenza. Ma leggo tutto su il calcio italiano. Sono stato benissimo in tutte le società e non rimpiango nessuna delle mie scelte. Potrei parlare bene di tutte perché non sono mai andato via per problemi con qualcuno. Il Toro lo metterei avanti perché ho fatto 4 anni bellissimi raggiungendo traguardi importanti. All'Atalanta anche se ho giocato un anno e non ero il più importante mi trattato benissimo. Voglio bene Bari e Frosinone, ma in generale a a tutte perché mi hanno sempre dato qualcosa per poter crescere e le ringrazierò tutta la vita".

Non lo sa se tornerà a giocare in Europa considerando la sua età non proprio più green: "Non saprei dire. Ho 33 anni ed ho in contratto fino al 2021 e sarò vecchio per l'Europa (ride, ndr). Però vorrei giocare a calcio finché mi diverto al di là della categoria. Non ho intenzione di smettere".

Sulla sua esperienza italiana ha poi concluso: "L'Italia mi ha dato tutto. Sono arrivato a 19 anni e da li sono cresciuto solo. Mi ha fatto capire com'è la vita e mi ha fatto diventare uomo nonostante le difficoltà iniziali. Però non ho mai mollato, mi sono sempre detto che voglio giocare a calcio in Italia e credo di avercela fatta perché sono partito dalla C alla Lucchese per arrivare al Toro e anche nazionale albanese. Per questo sarò grato all'Italia per sempre e non vedo l'ora di tornarci a fare un giro e trovare tanta persone che ho conosciuto. Ah, ammetto che mi manca anche il cibo italiano", e conclude così sorridendo la sua lunga chiacchierata.