Cesare Natali: "Toro, Ljajic manca di continuità per essere determinante. Alla Nazionale serve un grande nome come CT"

20.03.2018 22:10 di  Claudio Colla   vedi letture
Cesare Natali: "Toro, Ljajic manca di continuità per essere determinante. Alla Nazionale serve un grande nome come CT"
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© foto di Federico De Luca

Intervenuto ai microfoni di "RMC Sport Live Show", Cesare Natali, quasi 39enne ex-difensore centrale, al Toro tra 2007 e 2009, ha parlato ad ampio raggio di Nazionale e di Serie A, con particolare attenzione alle squadre di cui ha vestito la maglia: "Quando si parte con un nuovo ciclo è normale aspettarsi una ripartenza totale, mentre Di Biagio ha fatto una via di mezzo, forse perché anche lui è in una situazione non stabile. Per rilanciare il nostro calcio bisognava cominciare con un progetto tecnico completamente nuovo, ma posso capire queste convocazioni.  Da una parte posso capire l'idea di affidare la Nazionale ad un grande nome tipo Conte o Ancelotti. Questi sono delle garanzie, così come Mancini, però è chiaro che la Nazionale debba essere vista come un punto di arrivo per gli allenatori. Vista la delusione che c'è in Italia per l'esclusione dal Mondiale, per ripartire la cosa migliore è affidarsi a un grande nome, a un allenatore che possa dare delle garanzie, e ridare entusiasmo ai tifosi. Poi dev'essere chiaro che un grande allenatore deve essere sostenuto da un progetto all'altezza.

L'Atalanta? Non era scontato disputare un'altra stagione così, dopo il campionato dello scorso anno, che è stato eccezionale. Per come la vedo io l'Atalanta non è una sorpresa, visto il calcio che propone Gasperini, e l'idea di voler sempre fare la partita senza speculare sul risultato. Questa squadra gioca su ritmi che in Serie A hanno solo i top club. Quello dell'Atalanta è un calcio molto europeo.

Pensavo che potesse essere un campionato in cui il Torino avrebbe lottato per l'Europa League, perché in estate si era alzata l'asticella. La rosa non è inferiore a quelle che giocano per un posto in Europa. Pensavo che Mihajlovic fosse l'allenatore giusto, però è andata male; ma anche Mazzarri, a parte l'inizio, sta avendo delle difficoltà. Il Torino non ha la mentalità per lottare per l'Europa League. Ljajic lo conosco: è un grande talento, ma non ha continuità per essere un giocatore determinante".